Con la sua vocalità intensa, calda ed avvolgente, cullata da meravigliose sonorità pop-blues, intrecciate alla sensualità ed all’eleganza delle produzioni caraibiche - grazie al sapiente lavoro di Antonio Condello -, l’artista ci invita a concentrarci su ciò che ci circonda e sui sentimenti che nutriamo, senza badare alle valutazioni che gli altri potrebbero trarre dalle nostre azioni, ma facendo leva sempre e solo su noi stessi, perché ieri, oggi e domani, siamo e saremo le uniche persone a cui dover rendere conto delle scelte intraprese.
Attraverso un azzeccato parallelismo tra il vento, che turba, scompone e distrugge ed i giudizi altrui - «sai che il vento è egoista, trasporta via l’amore», - Noemi punta il focus sulle relazioni di coppia, invitandoci a riflettere sul concetto di perfezione, di amore idilliaco, quella favola moderna che ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha desiderato sperimentare ma che, scontrata con la realtà , assume un sapore agrodolce e si mostra ai nostri occhi come un’illusione, una pagina patinata dalla quale, se non siamo in grado di prendere le dovute distanze, possiamo venire risucchiati - «ho sognato il maremoto, ma era solo nel mio cuore» -, inghiottiti in un turbinio di sensi di colpa, verso noi stessi – ritenendoci immeritevoli o non all’altezza, «son scappata da codarda, ti ho lasciato sulla sabbia» – o verso il nostro partner – additandolo come inadatto, «il silenzio mette ansia, certe volte fa paura» .
Ma l’amore non è un oggetto da esporre, una firma da sfoggiare su un outfit da sogno; l’amore è quel sentimento che entra in punta di piedi e “Sottovoce” stravolge tutto senza pretendere di cambiare nulla; l’amore è un concerto, armonico e dolce, talvolta irruento e passionale, che può essere diretto solo in due, due persone, due anime, che attraverso la fiducia hanno imparato a non prevaricarsi, ma a far suonare una canzone, mano nella mano e cuore nel cuore, che si compone di versi scritti a quattro mani, giorno dopo giorno, tra le intemperie e gli arcobaleni della vita, perché trova sole e luce nella meraviglia di condividere, di stare insieme.