ROMA - La maggior parte degli studenti in Italia è tornata tra i banchi di scuola. In molte Regioni, però, a causa di diversi casi di contagi le autorità hanno riattivato l'insegnamento a distanza.
In Puglia è bassa la percentuale di studenti tornati a seguire le lezioni in presenza. Questo dimostra il "totale fallimento della riapertura nel secondo ciclo, causa la didattica a scelta imposta dall'ordinanza regionale", dichiara Roberto Romito, presidente dell'Associazione presidi Puglia.
Non certo rosea la situazione in Campania: istituti superiori chiusi fino all'8 maggio ad Avellino. Ad Airola (Benevento) tutte le scuole rimarranno ferme fino al 15 maggio: troppi i casi di coronavirus in città. Niente lezioni in classe fino al 15 maggio anche a Sant’Anastasia (Napoli).
In Calabria, a Careri e Delianuova, comuni in zona rossa, secondo l’ordinanza regionale, ”sono limitate a non più del 50% della popolazione studentesca le attività scolastiche e didattiche, in presenza, della scuola secondaria di secondo grado".
Nel Lazio zona rossa a Bella Farnia, frazione di Sabaudia (Latina). In via precauzionale il sindaco Gervasi ha sospeso dal 3 al 7 maggio l’attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado degli Istituti V.O. Cencelli e Giulio Cesare.
Preoccupa anche la situazione in Lombardia, dove nella settimana dal 19 al 25 aprile sono stati 658 i positivi al Covid nelle scuole delle province di Milano e Lodi, secondo quanto comunicato da Ats Città Metropolitana di Milano spiegando che si tratta di 536 alunni e 122 operatori scolastici. Il numero di persone isolate, invece, è 8.779, di cui 8.421 alunni.