Strage del Mottarone, al via gli interrogatori
VERBANIA - Al via nel carcere di Verbania gli interrogatori dei tre fermati mercoledì scorso per la strage della funivia del Mottarone che ha provocato 14 vittime, tra cui due bimbi. Unico sopravvissuto il piccolo Eitan di 5 anni, ancora ricoverato al Regina Margherita di Torino.
Primo testimone ascoltato è il caposervizio dell'impianto Gabriele Tadini, difeso dal legale Marcello Perillo, che già martedì sera ha reso le prime ammissioni spiegando di aver deciso lui di piazzare e mantenere i forchettoni sulle ganasce che hanno disattivato il sistema frenante d'emergenza, che non è scattato quando il cavo traente si è spezzato.
Lo avrebbe fatto, come quasi "abitualmente" nell'ultimo mese, per evitare blocchi della cabinovia dovuti alle anomalie dei freni.
Secondo i pm, che hanno chiesto per tutti la convalida del fermo e di custodia in carcere, la scelta dell'uomo, come da lui stesso chiarito, sarebbe stata avallata per motivi economici dal gestore Nerini.
Primo testimone ascoltato è il caposervizio dell'impianto Gabriele Tadini, difeso dal legale Marcello Perillo, che già martedì sera ha reso le prime ammissioni spiegando di aver deciso lui di piazzare e mantenere i forchettoni sulle ganasce che hanno disattivato il sistema frenante d'emergenza, che non è scattato quando il cavo traente si è spezzato.
Secondo i pm, che hanno chiesto per tutti la convalida del fermo e di custodia in carcere, la scelta dell'uomo, come da lui stesso chiarito, sarebbe stata avallata per motivi economici dal gestore Nerini.