Altamura. Danneggiata l’edicola mariana di via Vecchia Buoncammino
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ROBERTO BERLOCO - Altamura. Se non fosse che si tratti di edicole votive mariane, si potrebbe parlare quasi d’una maledizione.
Insomma, è accaduto di nuovo! Di nuovo, il fato avverso o, forse sarebbe più appropriato, un’imprudenza tutta umana, non abbastanza, però, soprattutto dal lato dei tanti fedeli, da poter scivolare verso una rapida dimenticanza.
Martedì scorso, un autotreno di grandi dimensioni marcia sul punto di svolta che, da via Fornace Corrente Le Fogge, porta in via Vecchia Buoncammino, in quel finale tratto che corre quasi parallelo ad uno dei lati maggiori dello stadio “T. D’Angelo”.
Malgrado le dimensioni mastodontiche del mezzo e l’evidente rischio, virando proprio a quella confluenza, di recar danno all’aiuola che lì si stende, il conducente non esita alla manovra, insistendo nel portarla a termine, nonostante, nel frattempo, venisse sradicato un palo della segnaletica stradale e andasse rovinata l’edicola della Madonna del Buoncammino, la più moderna delle due presenti nei paraggi del Santuario.
Poco dopo, l’intervento di una pattuglia della Polizia Locale di via del Mandorlo, il cui centralino era stato allertato da passanti preoccupati per quanto stesse accadendo, porterà all’identificazione del camionista responsabile e al suo sanzionamento.
Naturalmente, che si sia trattato d’un incidente, senza alcuna volontà premeditata, non vi sono stati dubbi fin dai primi istanti successivi all’episodio, come non ve ne furono anche quando toccò alla santella di via Bari, dedicata anch’essa alla Madonna del Buoncammino.
All’epoca, dopo il violentissimo scontro d’una lussuosa Mercedes Benz contro il monumento votivo sporgente lungo via Bari, antico di quasi due secoli, il dolore e il clamore furono talmente elevati, che un gruppo di imprenditori altamurani prestò immediatamente il proprio soccorso, mettendo pronta mano anche alla tasca per finanziarne il restauro.
Stavolta, se così può dirsi, è andata meglio, poiché, se è vero che la campana protettiva di vetro è andata in pezzi, la statuina non ne ha miracolosamente risentito.
Ora, che sia stata una coincidenza oppure no, è un dato che questa “Madonnina”, una volta tanto, vegliando anche su sé medesima, anziché solamente sulla comunità altamurana che le è devota, si sia conservata integra alla stessa maniera di quanto capitò al conducente della limousine del precedente episodio, uscito ferito, ma sostanzialmente illeso, dalle lamiere contorte della sua autovettura.
Un ulteriore, ennesimo segnale, tra quelli che, secondo la lettura della
fede, talvolta attraverso piccoli, nascosti atti d’aiuto, talaltra tramite
soccorsi sovrannaturali proporzionati a grandi pericoli, questa speciale
Madonna concede al popolo che l’ha eletta Protettrice e Co-Patrona della città.