BARI – Un cittadino barese su due ha già ricevuto una dose di vaccino. Numeri record per la campagna vaccinale della ASL Bari in particolare nella città di Bari e in tutta la provincia, dove il 47 per cento dei residenti ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid. Grazie alle 2.513 dosi iniettate a residenti baresi il 4 giugno scorso, la città di Bari ha così raggiunto un primo e concreto traguardo tra i grandi capoluoghi: 157.081 baresi, esattamente il 50%, hanno ricevuto la prima dose e 70.700, pari al 22%, hanno completato il ciclo vaccinale. Un dato che, per la prima dose, sale addirittura al 55 per cento se si restringe l’analisi alla popolazione vaccinabile, ossia escludendo i residenti sino a 11 anni.
Sono i dati aggiornati di una campagna vaccinale ormai in piena corsa e caratterizzata da un’organizzazione capillare e un elevato ritmo di vaccinazione: oltre 10mila somministrazioni quotidiane, 74.500 negli ultimi sette giorni, 841mila dall’inizio della campagna.
Per l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, «l’adesione alla vaccinazione del 50% della popolazione è un risultato importante e non solo simbolico». «Questo valore – sottolinea - si affianca alla evidenza che quasi il 90% della popolazione a più alto rischio, quella degli ultrasessantenni, è stata raggiunta dalla campagna vaccinale. Ottenere questi risultati nella maggiore area metropolitana della regione è un passo importante verso il superamento della pandemia».
«Stiamo affrontando una vera e propria maratona vaccinale – spiega il Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce – in cui contano la capacità organizzativa, che migliora con l’esperienza e i continui “aggiustamenti”, e un doppio fattore umano. Da un lato il lavoro costante e metodico degli operatori sanitari e di tutti coloro che collaborano con essi, dal grande contributo offerto dalle amministrazioni comunali alla Protezione Civile e tutti i volontari; dall’altro l’adesione preziosa e consapevole dei cittadini, che hanno capito quanto sia fondamentale vaccinarsi. L’”effetto sociale” del vaccino fa il resto: ogni dose ricevuta da ognuno di noi, serve anche a proteggere l’intera comunità. Il virus si ferma col vaccino e tutti insieme».
Risultati sostanzialmente replicati nei 12 Distretti Socio Sanitari della ASL Bari, dove la copertura media della popolazione generale dei 41 Comuni del territorio è pari al 47 per cento con una dose di vaccino e al 20 con entrambe.
Ottime le coperture vaccinali garantite alle categorie prioritarie, considerate più a rischio: il 92 per cento degli ultraottantenni ha già ricevuto almeno una dose di vaccino (l’82% anche la seconda); così come il 92 per cento dei 70-79enni e l’86 per cento dei 60-69enni. In crescita anche le vaccinazioni nelle fasce d’età inferiori. Il 68% dei 50-59enni e il 38% dei 40-49enni hanno fatto la prima dose, mentre tra gli under 40 già 17 cittadini su cento hanno ricevuto la loro prima dose di vaccino. Statistiche in costante progresso che, con l’allargamento della campagna vaccinale a tutte le fasce d’età vaccinabili, sono destinate a migliorare rapidamente.
Sono i dati aggiornati di una campagna vaccinale ormai in piena corsa e caratterizzata da un’organizzazione capillare e un elevato ritmo di vaccinazione: oltre 10mila somministrazioni quotidiane, 74.500 negli ultimi sette giorni, 841mila dall’inizio della campagna.
Per l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, «l’adesione alla vaccinazione del 50% della popolazione è un risultato importante e non solo simbolico». «Questo valore – sottolinea - si affianca alla evidenza che quasi il 90% della popolazione a più alto rischio, quella degli ultrasessantenni, è stata raggiunta dalla campagna vaccinale. Ottenere questi risultati nella maggiore area metropolitana della regione è un passo importante verso il superamento della pandemia».
«Stiamo affrontando una vera e propria maratona vaccinale – spiega il Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce – in cui contano la capacità organizzativa, che migliora con l’esperienza e i continui “aggiustamenti”, e un doppio fattore umano. Da un lato il lavoro costante e metodico degli operatori sanitari e di tutti coloro che collaborano con essi, dal grande contributo offerto dalle amministrazioni comunali alla Protezione Civile e tutti i volontari; dall’altro l’adesione preziosa e consapevole dei cittadini, che hanno capito quanto sia fondamentale vaccinarsi. L’”effetto sociale” del vaccino fa il resto: ogni dose ricevuta da ognuno di noi, serve anche a proteggere l’intera comunità. Il virus si ferma col vaccino e tutti insieme».
Risultati sostanzialmente replicati nei 12 Distretti Socio Sanitari della ASL Bari, dove la copertura media della popolazione generale dei 41 Comuni del territorio è pari al 47 per cento con una dose di vaccino e al 20 con entrambe.
Ottime le coperture vaccinali garantite alle categorie prioritarie, considerate più a rischio: il 92 per cento degli ultraottantenni ha già ricevuto almeno una dose di vaccino (l’82% anche la seconda); così come il 92 per cento dei 70-79enni e l’86 per cento dei 60-69enni. In crescita anche le vaccinazioni nelle fasce d’età inferiori. Il 68% dei 50-59enni e il 38% dei 40-49enni hanno fatto la prima dose, mentre tra gli under 40 già 17 cittadini su cento hanno ricevuto la loro prima dose di vaccino. Statistiche in costante progresso che, con l’allargamento della campagna vaccinale a tutte le fasce d’età vaccinabili, sono destinate a migliorare rapidamente.