BARI - “Leonardo spa costituisce un’eccellenza produttiva e tecnologica in ambito nazionale. Un grande gruppo industriale all’interno del quale operano maestranze altamente qualificate. Non è scaricando sui lavoratori gli effetti di una crisi globale che ha investito il settore del trasporto aereo che si risolvono i problemi. Occorre, invece, puntare sulla diversifcazione produttiva, più volte annunciata ma mai attuata, affinchè l’insediamento industriale di Grottaglie non resti legato esclusivamente al progetto Boeing 787”.
Queste le parole del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd) che oggi ha espresso vicinanza e solidarietà ai dipendenti diretti e dell’indotto di Leonardo Spa, sede di Grottaglie (Taranto), in sciopero per difendere il lavoro.
“La situazione di incertezza si protrae da troppo tempo – prosegue Di Gregorio – finendo per coinvolgere anche i dipendenti dell’indotto la cui condizione è gravata non solo dalle prospettive legate alla ripresa del mercato aeronautico, ma anche dalle scelte governative in materia di politiche del lavoro. Bene hanno fatto Fim, Fiom, Uilm a mobilitare i lavoratori al fine di portare la vertenza all’attenzione delle Istituzioni”. L’esponente del Pd ricorda che “con l’accordo del 17 dicembre 2020, sono stati individuati strumenti idonei per gestire per tutto il 2021 i minori carichi produttivi. Purtroppo ad oggi non ci sono notizie sugli annunciati progetti di ampliamento della produzione. Questa situazione vincola in maniera esclusiva le sorti dello stabilimento di Grottaglie all’andamento della commessa Boeing 787 e questo causa forte incertezza e apprensione tra le maestranze”.
“Nei mesi scorsi – aggiunge Di Gregorio - la vicenda è stata portata all’attenzione della Task Force regionale per l’occupazione. Dopo questa giornata di sciopero, in mancanza di novità, chiederò nuovamente l’intervento della Task Force regionale per avviare un’interlocuzione con la parte aziendale al fine di fare finalmente chiarezza sui progetti industriali ed occupazionali dello stabilimento Leonardo spa di Grottaglie”.
“La situazione di incertezza si protrae da troppo tempo – prosegue Di Gregorio – finendo per coinvolgere anche i dipendenti dell’indotto la cui condizione è gravata non solo dalle prospettive legate alla ripresa del mercato aeronautico, ma anche dalle scelte governative in materia di politiche del lavoro. Bene hanno fatto Fim, Fiom, Uilm a mobilitare i lavoratori al fine di portare la vertenza all’attenzione delle Istituzioni”. L’esponente del Pd ricorda che “con l’accordo del 17 dicembre 2020, sono stati individuati strumenti idonei per gestire per tutto il 2021 i minori carichi produttivi. Purtroppo ad oggi non ci sono notizie sugli annunciati progetti di ampliamento della produzione. Questa situazione vincola in maniera esclusiva le sorti dello stabilimento di Grottaglie all’andamento della commessa Boeing 787 e questo causa forte incertezza e apprensione tra le maestranze”.
“Nei mesi scorsi – aggiunge Di Gregorio - la vicenda è stata portata all’attenzione della Task Force regionale per l’occupazione. Dopo questa giornata di sciopero, in mancanza di novità, chiederò nuovamente l’intervento della Task Force regionale per avviare un’interlocuzione con la parte aziendale al fine di fare finalmente chiarezza sui progetti industriali ed occupazionali dello stabilimento Leonardo spa di Grottaglie”.