Fotovoltaico, Di Bari: “Regione ponga un limite a impianti di grande taglia individuando aree ‘non idonee’”

BARI - È stata trattata oggi in Consiglio regionale l’interrogazione presentata dalla capogruppo del M5S Grazia Di Bari sulle problematiche connesse alla diffusione indiscriminata di impianti FER e sul progetto di impianto eolico “EWR1 - San Martino - Serre”, ubicato nei comuni di Rocchetta Sant’Antonio e Candela, con opere ricadenti anche nei comuni limitrofi, per cui è stata presentata istanza per l’avvio del procedimento VIA al Ministero dell’Ambiente.

“Parliamo di un impianto - spiega Di Bari - che sarà composto da 19 aerogeneratori, molto prossimo a due SIC e al Parco Naturale Regionale ‘Fiume Ofanto’. Pertanto appaiono considerevoli gli impatti sulla qualità del paesaggio e sull’ecosistema, oltre che sull’avifauna. La diffusione indiscriminata di queste tipologie di impianti rischia di generare ulteriori pressioni su un territorio che purtroppo ha già dato tanto. Per questo ho chiesto che la Regione preveda un intervento per porre un limite alla realizzazione di impianti di grande taglia, in particolare su aree agricole, anche arrivando alla individuazione di ‘aree sature’ e individuando, attraverso specifiche modifiche al Regolamento Regionale 24/2010 nuove aree ‘non idonee’. L’assessore Maraschio oggi mi ha rassicurata su un’accelerazione in questo senso e, nei prossimi giorni, avremo un incontro su questo. Gli assessorati all’Ambiente, allo Sviluppo Economico e all’Agricoltura sono a lavoro per provare a costruire un Piano energetico che rispetti quelli che sono i dettami definiti dall’Unione Europea rispetto all’installazione di impianti provenienti da fonti rinnovabili, ma soprattutto di una strategia che salvaguardi l’ambiente e le attività agricole e informeranno il Consiglio dei prossimi passaggi".

"Lo ripeto ancora una volta - continua la pentastellata - l’impegno per l’abbandono delle fonti fossili a favore delle rinnovabili è sempre stato massimo, come dimostra il cammino intrapreso per il reddito energetico regionale, di cui nelle scorse settimane è stato approvato il regolamento attuativo. Una misura approvata grazie alla legge presentata nella scorsa legislatura dal M5S a prima firma dell’ex consigliere Antonio Trevisi che, una volta a regime, favorirà la diffusione delle fonti di energia locali, la creazione di nuovi posti di lavoro e l’aumento dell'efficienza energetica degli edifici grazie all'installazione sui tetti di pannelli fotovoltaici. Siamo assolutamente in prima linea per lo sviluppo delle energie rinnovabili, che deve però andare di pari passo con la tutela del paesaggio e dell'agricoltura”.

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