LECCE - Duecento pasticceri al lavoro in tutta Italia – e non solo - per un totale di 240mila pasticciotti
eccezionalmente venduti a 60 centesimi al pezzo o donati ai medici in prima linea nella lotta contro il
Covid e a diverse associazioni benefiche. La seconda edizione del Pasticciotto Day, tenutasi lo scorso primo
giugno, ha insomma raddoppiato i numeri della prima edizione, quella 2020, fortificando organizzatori e
partecipanti nella consapevolezza che dopo la tempesta – di qualsiasi proporzioni essa sia – bisogna sempre
rimboccarsi le maniche e lottare per ripartire.
Non a caso l’appuntamento diventerà un’occasione annuale fissa per celebrare la ripartenza dopo le difficoltà . E questo è tanto più vero quando si parla di esempi virtuosi da consegnare all’attenzione delle nuove generazioni, spiega Carmine Notaro, ideatore e organizzatore della manifestazione promossa da Agrogepaciok, salone nazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare, in collaborazione con Associazione Pasticceri Salentini di Confartigianato Imprese, diretta del presidente
Giuseppe Zippo e dal suo vice Marco Andronico, Fipe Confcommercio, Fiepet Confesercenti e patrocinio della Camera di Commercio di Lecce: “I più giovani devono essere consapevoli che quanto accade oggi nel mondo dipende dalle scelte scellerate nei confronti della natura e dell’ambiente che abbiano effettuato in passato, e che oggi sono assolutamente da non ripetere. Inoltre, visto il grande successo che l’iniziativa ha ottenuto anche quest’anno, varcando addirittura i confini nazionali – a Barcellona ma anche, a sorpresa, oltreoceano: a San Paolo, in Brasile, con “Quioqua”, di proprietà di pasticceri salentini che vivono lì da tempo - abbiamo deciso di puntare sul dolce salentino per antonomasia per lavorare alla consacrazione dell’identità artigianale del nostro territorio, anche grazie alle tante collaborazioni istituzionali di cui ci siamo avvalsi”.
Molto seguiti infatti anche i laboratori in diretta con cui i professionisti al lavoro per l’iniziativa hanno illustrato e commentato la ricetta per realizzare un buon pasticciotto: farina, zucchero, latte, uova, strutto e un goccio di ammoniaca per confezionare un dolce capace di regalare grandi emozioni a chiunque lo assaggi, che sia la prima volta o una piacevole abitudine. E poi la soddisfazione di regalare dolcezza per un giorno a medici e infermieri in prima linea presso le strutture sanitarie di Lecce (Dea e Ospedale Vito Fazzi), Brindisi, Scorrano, Tricase, Gallipoli, ”Humanitas” di Torino, “Spallanzani” di Roma, “Cotugno” di Napoli, “Belcolle” di Viterbo, “Santissima Assunta” di Cosenza, Policlinico di San Donato Milanese.
“È grande la gioia di vedere che dopo tanti anni di impegno un sogno inizia a prendere forma”, conclude Carmine Notaro, “un lavoro che vede protagonisti tanti maestri pasticceri che, lavorando in contemporanea nelle proprie botteghe, con il sostegno delle diverse associazioni di categoria, stanno contribuendo all’affermazione del prodotto artigianale salentino come simbolo d’eccellenza. Oltre alle tante bellezze architettoniche e naturalistiche, la nostra terra si sta imponendo a livello mondiale con il suo dolce più importante, e questo anche grazie ai media che, partendo dal pasticciotto, hanno promosso le sue attrattive. Arrivederci alla terza edizione, quella 2022!”.
Non a caso l’appuntamento diventerà un’occasione annuale fissa per celebrare la ripartenza dopo le difficoltà . E questo è tanto più vero quando si parla di esempi virtuosi da consegnare all’attenzione delle nuove generazioni, spiega Carmine Notaro, ideatore e organizzatore della manifestazione promossa da Agrogepaciok, salone nazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare, in collaborazione con Associazione Pasticceri Salentini di Confartigianato Imprese, diretta del presidente
Giuseppe Zippo e dal suo vice Marco Andronico, Fipe Confcommercio, Fiepet Confesercenti e patrocinio della Camera di Commercio di Lecce: “I più giovani devono essere consapevoli che quanto accade oggi nel mondo dipende dalle scelte scellerate nei confronti della natura e dell’ambiente che abbiano effettuato in passato, e che oggi sono assolutamente da non ripetere. Inoltre, visto il grande successo che l’iniziativa ha ottenuto anche quest’anno, varcando addirittura i confini nazionali – a Barcellona ma anche, a sorpresa, oltreoceano: a San Paolo, in Brasile, con “Quioqua”, di proprietà di pasticceri salentini che vivono lì da tempo - abbiamo deciso di puntare sul dolce salentino per antonomasia per lavorare alla consacrazione dell’identità artigianale del nostro territorio, anche grazie alle tante collaborazioni istituzionali di cui ci siamo avvalsi”.
Molto seguiti infatti anche i laboratori in diretta con cui i professionisti al lavoro per l’iniziativa hanno illustrato e commentato la ricetta per realizzare un buon pasticciotto: farina, zucchero, latte, uova, strutto e un goccio di ammoniaca per confezionare un dolce capace di regalare grandi emozioni a chiunque lo assaggi, che sia la prima volta o una piacevole abitudine. E poi la soddisfazione di regalare dolcezza per un giorno a medici e infermieri in prima linea presso le strutture sanitarie di Lecce (Dea e Ospedale Vito Fazzi), Brindisi, Scorrano, Tricase, Gallipoli, ”Humanitas” di Torino, “Spallanzani” di Roma, “Cotugno” di Napoli, “Belcolle” di Viterbo, “Santissima Assunta” di Cosenza, Policlinico di San Donato Milanese.
“È grande la gioia di vedere che dopo tanti anni di impegno un sogno inizia a prendere forma”, conclude Carmine Notaro, “un lavoro che vede protagonisti tanti maestri pasticceri che, lavorando in contemporanea nelle proprie botteghe, con il sostegno delle diverse associazioni di categoria, stanno contribuendo all’affermazione del prodotto artigianale salentino come simbolo d’eccellenza. Oltre alle tante bellezze architettoniche e naturalistiche, la nostra terra si sta imponendo a livello mondiale con il suo dolce più importante, e questo anche grazie ai media che, partendo dal pasticciotto, hanno promosso le sue attrattive. Arrivederci alla terza edizione, quella 2022!”.