VITTORIO POLITO - È stato pubblicato per i tipi di WIP Edizioni l’agile volumetto curato da Vincenzo De Robertis “Il Villaggio dei Postelegrafonici” (Città giardino a Bari), insistente nel Quartiere Carrassi, un rione che insieme a quello di San Pasquale rappresenta, sotto certi aspetti, una zona centrale e popolosa della città .
Trattasi di una ricerca iniziata nel 1988 nel tentativo di difendere dal rischio di abbattimento di alcuni Villini, ex postelegrafonici, insistenti nella più ampia area sita tra Viale Meucci, Via A. Volta, Piazzale Locchi e Corso Benedetto Croce. L’occasione è stata propizia per rivedere la storia del Villaggio, rilevando che dalla originaria presenza di 20 palazzine ne resta una quota residua di sole otto.
L’autore che risiede proprio in una delle palazzine rimaste, ha condotto la ricerca, constatando che prima il TAR e poi il Consiglio di Stato, disponevano “non più attuabile l’originario piano di viabilità del Comune di Bari” che prevedeva appunto l’abbattimento di altri villini.
De Robertis fa anche la storia di alcune “Città giardino” esistenti in altre località italiane, partendo dalle origini, cioè dal principale obiettivo di salvare le città dal congestionamento e le campagne dall’abbandono, con lo scopo di raggiungere contemporaneamente due vantaggi: gli agi e le comodità della vita urbana e gli aspetti sani e genuini della vita di campagna.
Mauro Scionti, architetto e già professore associato di Progettazione Architettonica e Urbana, nella prefazione al libro, sottolinea che De Robertis, felice utente di una delle unità abitative salvate dall’assalto della speculazione edilizia, grazie ad un’assidua ricerca d’archivio, offre al lettore la possibilità di conoscere le scelte, ormai storiche, che sono state fatte all’epoca per la realizzazione della “città giardino” di Bari.
Un testo illustrato che contribuisce a far conoscere la storia di Bari e del Villaggio che insiste in un quartiere popolare nei pressi dell’importante complesso della Chiesa Russa.
L’autore, già funzionario dell’Amministrazione Giudiziaria, appassionato di storia ha pubblicato, su alcuni periodici le note di alcune ricerche su “Gramsci e l’Unità d’Italia”, Il Cominform e la Jugoslavia” e “Agli albori della III Repubblica.
Mercoledì 23 giugno alle ore 19,30, il libro sarà presentato presso la Parrocchia di San Pasquale.
Trattasi di una ricerca iniziata nel 1988 nel tentativo di difendere dal rischio di abbattimento di alcuni Villini, ex postelegrafonici, insistenti nella più ampia area sita tra Viale Meucci, Via A. Volta, Piazzale Locchi e Corso Benedetto Croce. L’occasione è stata propizia per rivedere la storia del Villaggio, rilevando che dalla originaria presenza di 20 palazzine ne resta una quota residua di sole otto.
L’autore che risiede proprio in una delle palazzine rimaste, ha condotto la ricerca, constatando che prima il TAR e poi il Consiglio di Stato, disponevano “non più attuabile l’originario piano di viabilità del Comune di Bari” che prevedeva appunto l’abbattimento di altri villini.
De Robertis fa anche la storia di alcune “Città giardino” esistenti in altre località italiane, partendo dalle origini, cioè dal principale obiettivo di salvare le città dal congestionamento e le campagne dall’abbandono, con lo scopo di raggiungere contemporaneamente due vantaggi: gli agi e le comodità della vita urbana e gli aspetti sani e genuini della vita di campagna.
Mauro Scionti, architetto e già professore associato di Progettazione Architettonica e Urbana, nella prefazione al libro, sottolinea che De Robertis, felice utente di una delle unità abitative salvate dall’assalto della speculazione edilizia, grazie ad un’assidua ricerca d’archivio, offre al lettore la possibilità di conoscere le scelte, ormai storiche, che sono state fatte all’epoca per la realizzazione della “città giardino” di Bari.
Un testo illustrato che contribuisce a far conoscere la storia di Bari e del Villaggio che insiste in un quartiere popolare nei pressi dell’importante complesso della Chiesa Russa.
L’autore, già funzionario dell’Amministrazione Giudiziaria, appassionato di storia ha pubblicato, su alcuni periodici le note di alcune ricerche su “Gramsci e l’Unità d’Italia”, Il Cominform e la Jugoslavia” e “Agli albori della III Repubblica.
Mercoledì 23 giugno alle ore 19,30, il libro sarà presentato presso la Parrocchia di San Pasquale.