ROMA - L'Italia ha aperto alla possibilità di ricevere
la seconda dose di un vaccino anti-Covid
diverso da quello della prima iniezione.
Molti Paesi lo fanno già da mesi e alcuni
di loro hanno prodotto studi interessanti
al riguardo.
"L'eterologa funziona, io sono prenotato martedì", ha sostenuto il presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa di ieri parlando della somministrazione della seconda dose di vaccino usando un farmaco diverso. "Se a una persona che ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose AstraZeneca e viene proposto di fare l'eterologa ma non vuole farsi quel vaccino, questa persona è libera di fare la seconda dose di AstraZeneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato", ha aggiunto Draghi
La vaccinazione eterologa contro il Covid-19 era già una pratica piuttosto diffusa in diversi Paesi come Francia, Germania e Spagna, ma anche in quelli scandinavi e in Canada.
Nel paese transalpino è arrivata addirittura lo scorso 9 aprile l’autorizzazione dell’Alta autorità sanitaria (Has) – un’agenzia indipendente del sistema sanitario francese – alla vaccinazione eterologa. Anche in questo caso si tratta di una seconda dose con Pfizer o Moderna. In Germania, invece, per gli uomini preferibilmente di età superiore ai 40 anni, è stata data la possibilità di vaccinarsi con AstraZeneca in prima e seconda dose, mentre per le donne sotto i 60 anni si è scelto il richiamo con un vaccino a mRna.
"L'eterologa funziona, io sono prenotato martedì", ha sostenuto il presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa di ieri parlando della somministrazione della seconda dose di vaccino usando un farmaco diverso. "Se a una persona che ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose AstraZeneca e viene proposto di fare l'eterologa ma non vuole farsi quel vaccino, questa persona è libera di fare la seconda dose di AstraZeneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato", ha aggiunto Draghi
La vaccinazione eterologa contro il Covid-19 era già una pratica piuttosto diffusa in diversi Paesi come Francia, Germania e Spagna, ma anche in quelli scandinavi e in Canada.
Nel paese transalpino è arrivata addirittura lo scorso 9 aprile l’autorizzazione dell’Alta autorità sanitaria (Has) – un’agenzia indipendente del sistema sanitario francese – alla vaccinazione eterologa. Anche in questo caso si tratta di una seconda dose con Pfizer o Moderna. In Germania, invece, per gli uomini preferibilmente di età superiore ai 40 anni, è stata data la possibilità di vaccinarsi con AstraZeneca in prima e seconda dose, mentre per le donne sotto i 60 anni si è scelto il richiamo con un vaccino a mRna.