ROMA - Torna sotto la lente di ingrandimento l'uso del vaccino AstraZeneca dopo gli open day aperti anche ai giovani e i casi di trombosi verificatisi in alcune giovani donne. Il Cts in breve tempo, giá nei prossimi giorni, potrebbe esprimersi con un nuovo pronunciamento sull'uso nella strategia vaccinale, in particolare proprio fra i giovani.
Nel frattempo le Regioni continuano a muoversi in ordine sparso, tra chi mantiene gli open day e chi li cancella, dopo i dubbi sollevati da sempre piu' esperti di non usarlo nei giovani.
Queste perplessità sollevate dagli esperti hanno spinto il Cts a valutare una nuova strategia, soprattutto dopo il caso di trombosi della ragazza 18enne di Genova vaccinata con AstraZeneca.
Le nuove valutazioni potrebbero portare a dei limiti di non fattibilità sotto i 30 o i 40 anni, come ha anche spiegato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, "mentre una revisione non la farei sopra i 50 anni, perché il rapporto tra rischi e benefici è indubbiamente, anche con la circolazione attuale, a favore del beneficio".
Nel frattempo le Regioni continuano a muoversi in ordine sparso, tra chi mantiene gli open day e chi li cancella, dopo i dubbi sollevati da sempre piu' esperti di non usarlo nei giovani.
Queste perplessità sollevate dagli esperti hanno spinto il Cts a valutare una nuova strategia, soprattutto dopo il caso di trombosi della ragazza 18enne di Genova vaccinata con AstraZeneca.
Le nuove valutazioni potrebbero portare a dei limiti di non fattibilità sotto i 30 o i 40 anni, come ha anche spiegato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, "mentre una revisione non la farei sopra i 50 anni, perché il rapporto tra rischi e benefici è indubbiamente, anche con la circolazione attuale, a favore del beneficio".