TERESA GENTILE - Davvero molto interessante è il testo di Vittorio Polito “Baresi Doc” (WIP Edizioni) con la motivante presentazione di Nicola Simonetti e la postfazione del direttore del Giornale di Puglia, Cristian Vito Ferri che aggiungono, con le riflessioni proposte, meravigliose schegge di luce culturale all’assieme.
Si tratta di un piccolo gioiello editoriale che salva da un immeritato oblio molte notizie “positive” e “motivanti” su persone che hanno saputo utilizzare al meglio i propri talenti per far luce al proprio percorso di vita ed a quello dei loro simili. È un autentico piacere dell’anima poter leggere tali note raccolte con straordinaria cura certosina dall’autore del testo: un attento, colto giornalista innamorato di Bari, Vittorio Polito, e pubblicate sul ‘Giornale di Puglia’ tra il 2020 e il 2021. Egli con quel garbo espositivo e la fluidità espressiva che lo caratterizza ci prende per mano e ci racconta i modi con cui oltre 40 baresi abbiano voluto e saputo dare onore alla città natia. Si tratta pertanto di un lavoro ricco di mirabile valore culturale poiché incastona il senso vero di quella delicata e luminosa filosofia valoriale del buon vivere che si chiama Baresità e che, simile a un arcobaleno dopo il periodo buio della pandemia, oggi ci induce a osservare i primi raggi di sole di ogni nuovo giorno e ci impone a impegnarci al meglio delle nostre possibilità per renderlo ricco di speranza e luce. Mentre leggiamo, la baresità dirama i colori vitali e rasserenanti della vera essenza di Bari: città dove ancor oggi si amano le tradizioni, il folklore, la buona cucina, i monumenti, le chiese, il mare e, soprattutto, si cerca di creare ponti culturali, esperenziali ed emozionali tra popoli e ci si impegna a non creare barriere e si fa questo proprio ricordando proverbi, modi di dire, soprannomi, persone impegnate, usi e costumi e ricorrendo a rispetto, oblatività, musica, canti e poesie anche vernacolari di oggi e di ieri. Poi, nel corso della lettura, scopriamo non solo uomini e donne capaci ancor oggi di dar esempi positivi di vita impegnata e ricca di valori, ma veniamo a sapere che anche l’autore del testo, sia un raffinato poeta vernacolare oltre che persona colta e giornalista attento alla vera identità culturale di Bari e lo scopriamo leggendo una dolcissima sua poesia in cui paragona Bari a un delizioso bocconotto.
Quindi anche lui merita, a giusto valore, di entrare nella schiera dei ‘Baresi Doc’ per il suo impegno volto a fare un giornalismo di qualità, capace di suscitare curiosità, sollecitare confronti tra epoche diverse, far comprendere come il diritto alla felicità possa esser attuato solo intessendo una vita ricca di saggezza, umanità, valori ed esempi virtuosi.
Un antico proverbio sottolinea una verità inconfutabile “Voce di popolo, voce di Dio”. Leggere nelle pagine finali i commenti positivi di lettori sul suo modo di fare un giornalismo caratterizzato da attenzione costante a tradizioni, personaggi e vernacolo e soprattutto da una esuberante curiosità culturale, profondo amore per la terra natia, ricerca di emozioni positive tutte da condividere e da una ricerca appassionata di storie, storia, documenti, personaggi, fede, poesia e valori eterni ed ora con un non semplice puzzle di notizie su baresi doc redatte per preservare da un immeritato oblio la vera identità barese… conferma, in modo inconfutabile, come Vittorio Polito sappia ricercare in modo semplice ma con profondità psicologica degna di un modo libero e appassionato di far giornalismo, la vera essenza della baresità intesa come sintesi sublime di poesia armoniosa, fede, impegno personale e valori eterni da tramandare di generazione in generazione come si tramanda la venerazione per San Nicola.
Si tratta di un piccolo gioiello editoriale che salva da un immeritato oblio molte notizie “positive” e “motivanti” su persone che hanno saputo utilizzare al meglio i propri talenti per far luce al proprio percorso di vita ed a quello dei loro simili. È un autentico piacere dell’anima poter leggere tali note raccolte con straordinaria cura certosina dall’autore del testo: un attento, colto giornalista innamorato di Bari, Vittorio Polito, e pubblicate sul ‘Giornale di Puglia’ tra il 2020 e il 2021. Egli con quel garbo espositivo e la fluidità espressiva che lo caratterizza ci prende per mano e ci racconta i modi con cui oltre 40 baresi abbiano voluto e saputo dare onore alla città natia. Si tratta pertanto di un lavoro ricco di mirabile valore culturale poiché incastona il senso vero di quella delicata e luminosa filosofia valoriale del buon vivere che si chiama Baresità e che, simile a un arcobaleno dopo il periodo buio della pandemia, oggi ci induce a osservare i primi raggi di sole di ogni nuovo giorno e ci impone a impegnarci al meglio delle nostre possibilità per renderlo ricco di speranza e luce. Mentre leggiamo, la baresità dirama i colori vitali e rasserenanti della vera essenza di Bari: città dove ancor oggi si amano le tradizioni, il folklore, la buona cucina, i monumenti, le chiese, il mare e, soprattutto, si cerca di creare ponti culturali, esperenziali ed emozionali tra popoli e ci si impegna a non creare barriere e si fa questo proprio ricordando proverbi, modi di dire, soprannomi, persone impegnate, usi e costumi e ricorrendo a rispetto, oblatività, musica, canti e poesie anche vernacolari di oggi e di ieri. Poi, nel corso della lettura, scopriamo non solo uomini e donne capaci ancor oggi di dar esempi positivi di vita impegnata e ricca di valori, ma veniamo a sapere che anche l’autore del testo, sia un raffinato poeta vernacolare oltre che persona colta e giornalista attento alla vera identità culturale di Bari e lo scopriamo leggendo una dolcissima sua poesia in cui paragona Bari a un delizioso bocconotto.
Quindi anche lui merita, a giusto valore, di entrare nella schiera dei ‘Baresi Doc’ per il suo impegno volto a fare un giornalismo di qualità, capace di suscitare curiosità, sollecitare confronti tra epoche diverse, far comprendere come il diritto alla felicità possa esser attuato solo intessendo una vita ricca di saggezza, umanità, valori ed esempi virtuosi.
Un antico proverbio sottolinea una verità inconfutabile “Voce di popolo, voce di Dio”. Leggere nelle pagine finali i commenti positivi di lettori sul suo modo di fare un giornalismo caratterizzato da attenzione costante a tradizioni, personaggi e vernacolo e soprattutto da una esuberante curiosità culturale, profondo amore per la terra natia, ricerca di emozioni positive tutte da condividere e da una ricerca appassionata di storie, storia, documenti, personaggi, fede, poesia e valori eterni ed ora con un non semplice puzzle di notizie su baresi doc redatte per preservare da un immeritato oblio la vera identità barese… conferma, in modo inconfutabile, come Vittorio Polito sappia ricercare in modo semplice ma con profondità psicologica degna di un modo libero e appassionato di far giornalismo, la vera essenza della baresità intesa come sintesi sublime di poesia armoniosa, fede, impegno personale e valori eterni da tramandare di generazione in generazione come si tramanda la venerazione per San Nicola.