BARI - La ASL di Bari chiude il bilancio del 2020. E lo fa, per la prima volta dalla sua istituzione, con la certificazione di una società esterna: tutte le risorse assegnate da Regione e Ministero nel corso del 2020 e destinate alle attività sanitarie sono state utilizzate secondo procedure corrette e trasparenti. Con un bilancio di 2.355.000.000 euro e circa 9.000 dipendenti, l’azienda sanitaria barese è la prima in Italia di grandi dimensioni ad aver raggiunto questo risultato. L’approvazione dei conti è arrivata dal collegio sindacale con parere favorevole senza osservazioni e dalla BDO Italia spa, società esterna incaricata del servizio di certificazione del bilancio – che ha potuto attestare la correttezza e la completezza delle scritture contabili che evidenziano equilibrio di bilancio, nell’utilizzo di tutte le risorse assegnate dalla Regione e nella erogazione ottimale di servizi sanitari per la comunità della provincia.
L’azienda – che oggi ha deliberato con atto ufficiale la certificazione del bilancio (delibera n. 1380) – ha concluso quindi positivamente il percorso finanziato dalla Regione per mettere in sicurezza il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, nell’ambito del PAC, percorso attuativo di certificabilità per la ridefinizione dei processi amministrativi e l’implementazione di efficaci sistemi di controllo e monitoraggio dei conseguenti impatti sulle dinamiche economico-finanziarie.
La certificazione arriva al termine di un programma di risanamento dei conti del Servizio Sanitario Regionale pugliese, avviato nella ASL di Bari da oltre cinque anni con l’allora direttore generale ASL Vito Montanaro, oggi a capo del Dipartimento Salute della Regione Puglia. “L’attendibilità dei conti, così come la trasparenza e la correttezza delle procedure testimoniano l’avvenuto raggiungimento del punto di equilibrio tra garantire servizi sanitari moderni e tecnologicamente avanzati e nello stesso tempo assicurare condizioni di equilibrio economico finanziario nella gestione delle risorse - sottolinea il direttore generale, Antonio Sanguedolce – nonostante le difficoltà legate alla gestione dell’emergenza sanitaria che ha caratterizzato il 2020 la ASL ha continuato a garantire elevati standard di assistenza. Il raggiungimento di tale risultato - prosegue il dg - è merito dell’impegno di più attori che hanno creduto nel progetto, in particolare la segreteria generale della Presidenza della Regione che ha investito nel percorso attuativo di certificabilità e il dipartimento Salute che ha fornito il supporto necessario. Un doveroso ringraziamento – conclude il dg – va al collegio sindacale, che ci ha supportato in questa sfida con rigore e passione, vigilando attentamente sul nostro agire e fornendoci sempre supporto per migliorare le nostre procedure”.
Sono le dimensioni della ASL di Bari, quarta in Italia dopo Milano e le due aziende romane, per volumi di produzione, a mettere in evidenza l’importanza del risultato ottenuto: con un bilancio di circa 2.355.000.000 euro e circa 9.000 dipendenti, oltre le quasi 2.000 unità di personale in convenzione (tra cui medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali ecc.), l’azienda serve un bacino di 1.235.545 utenti e opera attraverso 12 distretti socio sanitari e 5 presidi ospedalieri a gestione diretta articolati in n 9 centri ospedalieri, cui si aggiungono un Ente Ecclesiastico, un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e tutte le strutture private accreditate.
Per il direttore amministrativo della ASL, Gianluca Capochiani, “la qualità del dato di bilancio è strettamente connessa alla rigorosa applicazione di corrette procedure amministrativo-contabili trasversali a tutte le funzioni amministrative, professionali e tecniche, per cui si è rivelata di estrema utilità l’adozione del manuale delle procedure amministrativo-contabili, quale passaggio intermedio, indispensabile per giungere oggi alla certificazione del bilancio. Del resto, la correttezza e la trasparenza dei processi sono funzionali non solo al perseguimento dell’equilibrio economico finanziario, ma anche alla stessa efficiente erogazione dei servizi sanitari, in cui si sostanzia la mission dell’azienda”.
Altrettanto indispensabile, secondo Capochiani, è stato il turn over aziendale attivato nel corso del quinquennio, attraverso concorsi espletati che hanno potenziato, come mai era stato fatto nel passato, la classe dirigente e dei funzionari del ruolo amministrativo, professionale e tecnico: “l’assunzione di dirigenti amministrativi, avvocati, analisti ed ingegneri, di numerosi collaboratori ed assistenti del comparto, ha consentito di potenziare tutte le aree dell’Azienda, favorendo il raggiungimento di un risultato di squadra impensabile sei anni fa, bisogna ringraziare tutto il personale coinvolto, nonostante l’emergenza pandemica in atto abbia richiesto ulteriori sforzi agli uffici”, conclude Capochiani.
Pienamente soddisfatto per l’ambizioso risultato conseguito, il direttore del Dipartimento amministrativo dell’ASL, Yanko Tedeschi nonché direttore dell’Area Gestione Risorse Finanziarie e, in quanto tale, responsabile del bilancio, che mette in rilievo come “la certificazione dei conti sia il riconoscimento di un lavoro durato anni, che ha interessato trasversalmente tutta l’azienda, nei suoi processi organizzativi ed amministrativi e del quale hanno beneficiato non soltanto le macrostrutture aziendali ma anche i soggetti esterni all’amministrazione. Si pensi, soltanto al definitivo azzeramento dei ritardi nel pagamento delle fatture da parte della ASL di Bari che, nel 2020, ha pagato i propri fornitori mediamente con 11 giorni di anticipo rispetto alla scadenza”.
“Nel manifestare il dovuto apprezzamento per la preziosa collaborazione fornita dai colleghi delle aree amministrative” – prosegue infine Tedeschi - “non ci si può esimere dall’esprimere un doveroso ringraziamento a tutto il personale dell’Area Gestione Risorse Finanziarie, con menzione particolare alla dott.ssa Angela Lauria, Dirigente dell’U.O. Contabilità e bilancio, per l’attaccamento al lavoro e l’enorme impegno profuso in questi anni”.
L’azienda – che oggi ha deliberato con atto ufficiale la certificazione del bilancio (delibera n. 1380) – ha concluso quindi positivamente il percorso finanziato dalla Regione per mettere in sicurezza il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, nell’ambito del PAC, percorso attuativo di certificabilità per la ridefinizione dei processi amministrativi e l’implementazione di efficaci sistemi di controllo e monitoraggio dei conseguenti impatti sulle dinamiche economico-finanziarie.
La certificazione arriva al termine di un programma di risanamento dei conti del Servizio Sanitario Regionale pugliese, avviato nella ASL di Bari da oltre cinque anni con l’allora direttore generale ASL Vito Montanaro, oggi a capo del Dipartimento Salute della Regione Puglia. “L’attendibilità dei conti, così come la trasparenza e la correttezza delle procedure testimoniano l’avvenuto raggiungimento del punto di equilibrio tra garantire servizi sanitari moderni e tecnologicamente avanzati e nello stesso tempo assicurare condizioni di equilibrio economico finanziario nella gestione delle risorse - sottolinea il direttore generale, Antonio Sanguedolce – nonostante le difficoltà legate alla gestione dell’emergenza sanitaria che ha caratterizzato il 2020 la ASL ha continuato a garantire elevati standard di assistenza. Il raggiungimento di tale risultato - prosegue il dg - è merito dell’impegno di più attori che hanno creduto nel progetto, in particolare la segreteria generale della Presidenza della Regione che ha investito nel percorso attuativo di certificabilità e il dipartimento Salute che ha fornito il supporto necessario. Un doveroso ringraziamento – conclude il dg – va al collegio sindacale, che ci ha supportato in questa sfida con rigore e passione, vigilando attentamente sul nostro agire e fornendoci sempre supporto per migliorare le nostre procedure”.
Sono le dimensioni della ASL di Bari, quarta in Italia dopo Milano e le due aziende romane, per volumi di produzione, a mettere in evidenza l’importanza del risultato ottenuto: con un bilancio di circa 2.355.000.000 euro e circa 9.000 dipendenti, oltre le quasi 2.000 unità di personale in convenzione (tra cui medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali ecc.), l’azienda serve un bacino di 1.235.545 utenti e opera attraverso 12 distretti socio sanitari e 5 presidi ospedalieri a gestione diretta articolati in n 9 centri ospedalieri, cui si aggiungono un Ente Ecclesiastico, un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e tutte le strutture private accreditate.
Per il direttore amministrativo della ASL, Gianluca Capochiani, “la qualità del dato di bilancio è strettamente connessa alla rigorosa applicazione di corrette procedure amministrativo-contabili trasversali a tutte le funzioni amministrative, professionali e tecniche, per cui si è rivelata di estrema utilità l’adozione del manuale delle procedure amministrativo-contabili, quale passaggio intermedio, indispensabile per giungere oggi alla certificazione del bilancio. Del resto, la correttezza e la trasparenza dei processi sono funzionali non solo al perseguimento dell’equilibrio economico finanziario, ma anche alla stessa efficiente erogazione dei servizi sanitari, in cui si sostanzia la mission dell’azienda”.
Altrettanto indispensabile, secondo Capochiani, è stato il turn over aziendale attivato nel corso del quinquennio, attraverso concorsi espletati che hanno potenziato, come mai era stato fatto nel passato, la classe dirigente e dei funzionari del ruolo amministrativo, professionale e tecnico: “l’assunzione di dirigenti amministrativi, avvocati, analisti ed ingegneri, di numerosi collaboratori ed assistenti del comparto, ha consentito di potenziare tutte le aree dell’Azienda, favorendo il raggiungimento di un risultato di squadra impensabile sei anni fa, bisogna ringraziare tutto il personale coinvolto, nonostante l’emergenza pandemica in atto abbia richiesto ulteriori sforzi agli uffici”, conclude Capochiani.
Pienamente soddisfatto per l’ambizioso risultato conseguito, il direttore del Dipartimento amministrativo dell’ASL, Yanko Tedeschi nonché direttore dell’Area Gestione Risorse Finanziarie e, in quanto tale, responsabile del bilancio, che mette in rilievo come “la certificazione dei conti sia il riconoscimento di un lavoro durato anni, che ha interessato trasversalmente tutta l’azienda, nei suoi processi organizzativi ed amministrativi e del quale hanno beneficiato non soltanto le macrostrutture aziendali ma anche i soggetti esterni all’amministrazione. Si pensi, soltanto al definitivo azzeramento dei ritardi nel pagamento delle fatture da parte della ASL di Bari che, nel 2020, ha pagato i propri fornitori mediamente con 11 giorni di anticipo rispetto alla scadenza”.
“Nel manifestare il dovuto apprezzamento per la preziosa collaborazione fornita dai colleghi delle aree amministrative” – prosegue infine Tedeschi - “non ci si può esimere dall’esprimere un doveroso ringraziamento a tutto il personale dell’Area Gestione Risorse Finanziarie, con menzione particolare alla dott.ssa Angela Lauria, Dirigente dell’U.O. Contabilità e bilancio, per l’attaccamento al lavoro e l’enorme impegno profuso in questi anni”.