(Agenzia DIRE) Trieste - Ha 15 anni ed è una delle ragazze positive al Covid-19, bloccata a Dubai, dove sono scoppiati diversi focolai nei giorni scorsi, durante un soggiorno studio. Una studentessa di Udine è in quarantena negli Emirati Arabi, in attesa di capire quando potrà fare rientro a casa. Sta bene, non ha sintomi, si trova con altri coetanei in un hotel, dove sta continuando a studiare. A raccontare la vicenda alla Dire è il papà : "Era partita con altri giovani il 30 giugno, doveva rientrare il 14 luglio, ma, prima della partenza, dai tamponi sono emerse una decina di positività , diventate poi oltre 150 nei giorni successive, tra cui anche diversi assistenti. Al momento non sappiamo quando potrà tornare in Italia, il 23 luglio è atteso un nuovo test, se sarà negativo verrà organizzato un volo per il rimpatrio, se invece risulterà ancora positivo si ripeterà ogni due giorni".
Nel frattempo tutti sono chiusi nelle proprie stanze, "divisi in diverse palazzine, positivi e negativi, e continuano a fare lezioni di lingue, anche perché non possono comunque uscire o fare altro". La ragazza, come altri studenti, tutti minorenni, era partita alla volta di Dubai dopo la cancellazione di altre mete: "Gli Stati Uniti- prosegue il papà - erano chiusi, così come l'Inghilterra, gli Emirati Arabi erano una meta considerata sicura, una scelta quasi obbligata per chi in quel momento aveva optato per la vacanza studio. Certo nessuno avrebbe immaginato uno scenario simile". I genitori si dicono comunque tranquilli: "Vedo mia figlia ogni sera, in videochiamata, la trovo solo annoiata, non è preoccupata, forse solo inizialmente. Vengono seguiti bene, da pochi giorni hanno anche un catering italiano, hanno ricevuto la pizza e altri cibi che piacciono ai ragazzi. Comunque non vediamo l'ora che torni, pazientiamo e speriamo che tutto si risolva per il meglio e a breve".
Nel frattempo tutti sono chiusi nelle proprie stanze, "divisi in diverse palazzine, positivi e negativi, e continuano a fare lezioni di lingue, anche perché non possono comunque uscire o fare altro". La ragazza, come altri studenti, tutti minorenni, era partita alla volta di Dubai dopo la cancellazione di altre mete: "Gli Stati Uniti- prosegue il papà - erano chiusi, così come l'Inghilterra, gli Emirati Arabi erano una meta considerata sicura, una scelta quasi obbligata per chi in quel momento aveva optato per la vacanza studio. Certo nessuno avrebbe immaginato uno scenario simile". I genitori si dicono comunque tranquilli: "Vedo mia figlia ogni sera, in videochiamata, la trovo solo annoiata, non è preoccupata, forse solo inizialmente. Vengono seguiti bene, da pochi giorni hanno anche un catering italiano, hanno ricevuto la pizza e altri cibi che piacciono ai ragazzi. Comunque non vediamo l'ora che torni, pazientiamo e speriamo che tutto si risolva per il meglio e a breve".
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