BARI – Una dotazione completa di apparecchiature diagnostiche è stata donata dal Gruppo Divella al Presidio Territoriale di Assistenza di Rutigliano: un ecografo multifunzione di alta gamma, un holter cardiaco, un holter pressorio e un elettrocardiogramma portatile per esami a domicilio. Strumentazioni già in piena attività , per le quali quest’oggi il direttore del Distretto Socio Sanitario di Mola, Giuseppe Carminucci, ha organizzato una breve manifestazione nel PTA di Rutigliano. Un modo per ringraziare Francesco Divella, amministratore dell’omonima società - che ha sede proprio a Rutigliano - rappresentato nell'occasione dal figlio Domenico Divella, assieme al Direttore amministrativo della ASL Bari, Gianluca Capochiani, al sindaco della città , Giuseppe Valenzano, e agli operatori sanitari.
«Con l’auspicio che il nostro atto – le parole di Francesco Divella per suggellare la donazione - possa essere da esempio ad altri imprenditori della nostra terra, stimolandoli a dare supporto a tutte le attività di prevenzione e cura delle patologie». Un messaggio chiaro: “seminare” generosità , dando l’esempio, per raccogliere altrettanti esempi di buona Sanità .
«Questa donazione – ha sottolineato il Direttore Amministrativo Gianluca Capochiani – non è solo importante per il valore in sé delle strumentazioni, ma soprattutto perché ci restituisce la visione lungimirante di un imprenditore che guarda al futuro con ottimismo. Anche per questo una visione del genere può aiutare i nostri operatori ad affrontare l’uscita dall’emergenza sanitaria meglio attrezzati e i cittadini ad avere più fiducia nella Sanità tutta, perché l’eccellenza non sta solo negli Ospedali ma è anche nel territorio».
In un rapporto virtuoso che Domenico Divella ha definito di “empatia”: «Non conta solo il valore materiale di ciò che si dona – ha rimarcato - ma sapere che il dono serve alle persone, perché grazie all’empatia si rimette l’uomo al centro di ogni attività , sia essa d’impresa o sanitaria. E mai come in questi due anni abbiamo compreso il valore profondo che ha aiutare gli altri e che, mi auguro, ci accompagni anche dopo la pandemia». «Questa donazione significa dare una risposta – ha aggiunto il sindaco di Rutigliano – ad un bisogno di salute e di benessere che arriva dalle persone e di questo dobbiamo ringraziare la famiglia Divella».
Il Gruppo Divella, infatti, nei mesi più difficili della pandemia si è reso protagonista di una corposa donazione in favore della Sanità pubblica. Strumenti preziosi per il lavoro di diversi medici, l’internista ambulatoriale dr. Ernesto Agostinacchio, il cardiologo dr. Umberto Rizzo e il chirurgo vascolare dr. Vincenzo Sica, che li impiegano per eseguire esami come l’ecocardio e l’ecocolordoppler degli arti inferiori e dei vasi dell'arco sovraortico, oltre che per misurare e valutare alcuni parametri durante un determinato arco di tempo. «L’ecografo – hanno spiegato i medici – è uno strumento multidisciplinare che permette esami approfonditi e precisi di ecografia internistica, cardiaca e vascolare». «Consente in particolare – ha precisato il dr. Agostinacchio - di ottenere informazioni circa la “durezza” dell’organo fegato con una misurazione che, attraverso un software di cui è dotato la macchina, permette di quantificare la fibrosi e quindi valutare il danno dell’organo, virus-correlato o metabolico, ottenendo così un’informazione equivalente a quella che si potrebbe avere con una procedura invasiva quale la biopsia epatica». Uno strumento davvero molto versatile, che sarà impiegato in altre branche specialistiche: dal Day Service Diabetologico alla diagnostica delle patologie del bulbo oculare nei soggetti con cataratta.
Il Gruppo Divella non è nuovo a gesti di liberalità nei confronti del Presidio territoriale di Rutigliano. Nel servizio di Riabilitazione è utilizzato da tempo un tapis roulant per le attività riabilitative, così come nell'Ambulatorio di Chirurgia vascolare è presente un lettino elettrico da visita.
«Sono tutti segni di vicinanza e attenzione verso la sanità e soprattutto nei confronti della comunità – ha detto il direttore Carminucci – che fanno onore alla famiglia Divella che, con le sue donazioni, offre sostegno concreto agli operatori sanitari nel loro lavoro quotidiano. Di tutto ciò non possiamo che essere profondamente grati».
«Con l’auspicio che il nostro atto – le parole di Francesco Divella per suggellare la donazione - possa essere da esempio ad altri imprenditori della nostra terra, stimolandoli a dare supporto a tutte le attività di prevenzione e cura delle patologie». Un messaggio chiaro: “seminare” generosità , dando l’esempio, per raccogliere altrettanti esempi di buona Sanità .
«Questa donazione – ha sottolineato il Direttore Amministrativo Gianluca Capochiani – non è solo importante per il valore in sé delle strumentazioni, ma soprattutto perché ci restituisce la visione lungimirante di un imprenditore che guarda al futuro con ottimismo. Anche per questo una visione del genere può aiutare i nostri operatori ad affrontare l’uscita dall’emergenza sanitaria meglio attrezzati e i cittadini ad avere più fiducia nella Sanità tutta, perché l’eccellenza non sta solo negli Ospedali ma è anche nel territorio».
In un rapporto virtuoso che Domenico Divella ha definito di “empatia”: «Non conta solo il valore materiale di ciò che si dona – ha rimarcato - ma sapere che il dono serve alle persone, perché grazie all’empatia si rimette l’uomo al centro di ogni attività , sia essa d’impresa o sanitaria. E mai come in questi due anni abbiamo compreso il valore profondo che ha aiutare gli altri e che, mi auguro, ci accompagni anche dopo la pandemia». «Questa donazione significa dare una risposta – ha aggiunto il sindaco di Rutigliano – ad un bisogno di salute e di benessere che arriva dalle persone e di questo dobbiamo ringraziare la famiglia Divella».
Il Gruppo Divella, infatti, nei mesi più difficili della pandemia si è reso protagonista di una corposa donazione in favore della Sanità pubblica. Strumenti preziosi per il lavoro di diversi medici, l’internista ambulatoriale dr. Ernesto Agostinacchio, il cardiologo dr. Umberto Rizzo e il chirurgo vascolare dr. Vincenzo Sica, che li impiegano per eseguire esami come l’ecocardio e l’ecocolordoppler degli arti inferiori e dei vasi dell'arco sovraortico, oltre che per misurare e valutare alcuni parametri durante un determinato arco di tempo. «L’ecografo – hanno spiegato i medici – è uno strumento multidisciplinare che permette esami approfonditi e precisi di ecografia internistica, cardiaca e vascolare». «Consente in particolare – ha precisato il dr. Agostinacchio - di ottenere informazioni circa la “durezza” dell’organo fegato con una misurazione che, attraverso un software di cui è dotato la macchina, permette di quantificare la fibrosi e quindi valutare il danno dell’organo, virus-correlato o metabolico, ottenendo così un’informazione equivalente a quella che si potrebbe avere con una procedura invasiva quale la biopsia epatica». Uno strumento davvero molto versatile, che sarà impiegato in altre branche specialistiche: dal Day Service Diabetologico alla diagnostica delle patologie del bulbo oculare nei soggetti con cataratta.
Il Gruppo Divella non è nuovo a gesti di liberalità nei confronti del Presidio territoriale di Rutigliano. Nel servizio di Riabilitazione è utilizzato da tempo un tapis roulant per le attività riabilitative, così come nell'Ambulatorio di Chirurgia vascolare è presente un lettino elettrico da visita.
«Sono tutti segni di vicinanza e attenzione verso la sanità e soprattutto nei confronti della comunità – ha detto il direttore Carminucci – che fanno onore alla famiglia Divella che, con le sue donazioni, offre sostegno concreto agli operatori sanitari nel loro lavoro quotidiano. Di tutto ciò non possiamo che essere profondamente grati».