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Secondo i nuovi dati ottenuti analizzando i livelli anticorpali nei soggetti risultati positivi nella prima indagine eseguita sulla popolazione di Vo' Euganeo il 98,8% delle persone infette a febbraio/marzo ha mostrato livelli rilevabili di anticorpi anche a novembre. Lo studio è stato eseguito utilizzando tre diverse tipologie di test che rilevano diversi tipi di anticorpi che rispondono a diverse parti del virus. I risultati hanno mostrato che mentre tutti i tipi di anticorpi hanno mostrato un certo declino tra maggio e novembre, il tasso di decadimento era diverso a seconda del test.
È stato inoltre riscontrato in alcuni casi un aumento delle difese anticorpali, fenomeno che suggerisce possibili re-infezioni con il virus in alcuni soggetti. I risultati, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati pubblicati su Nature Communication.