BARI - Un circuito di operatori pubblici, privati e del privato sociale impegnati in una nuova idea di turismo, diventandone attori protagonisti. Una necessità in linea anche con la fase post Covid-19 che ha richiesto un rilancio dell’intero settore. Con questi presupposti, il progetto Open Tourism ha raccolto grandi adesioni, puntando al viaggio come esperienza aperta, sostenibile, sicura e di qualità e sfruttando potenzialità dei territori e risorse di cui le comunità locali sono sempre più consapevoli. In particolare, protagonista la Puglia con l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e la provincia di Taranto con Avetrana, Fragagnano, Leporano, Pulsano, Maruggio, Lizzano e Torricella.
I risultati raggiunti da Open Tourism, promosso dal Programma Europeo INTERREG IPA-CBC ITALY-ALBANIA-MONTENEGRO, saranno illustrati nel corso dell’evento conclusivo online in programma venerdì 2 luglio alle ore 10. Interverranno tra gli altri Alfredo Longo, Presidente Unione dei Comuni Terre del Mare e del Sole; Antonio Agrosì, Joint Secretariat Interreg IPA CBC Italy-Albania-Montenegro Programme; MiloÅ¡ IvaniÅ›ević, Acting Director of Old Royal Capital Cetinje e Florian Bilali, Executive Director Center of Economic Development & International Relations.
Nello specifico, è stato attivato un nuovo servizio di informazione e accoglienza al turista finalizzato a promuovere e valorizzare il patrimonio di Italia, Albania e Montenegro. Focus group, incontri e workshop sia a livello locale che transfrontaliero hanno permesso una condivisione dei contenuti. Di particolare rilievo, la costituzione del «Board Open Tourism» con il coinvolgimento dei vari soggetti nella campagna, nelle strategie e negli strumenti da mettere in campo, con riferimento alla destagionalizzazione e al marketing digitale. Al circuito hanno aderito oltre 200 operatori e sono stati interessati oltre mille stakeholder.
Infine, è stato fornito un kit contenente itinerari tematici- in italiano e in inglese- con cui promuovere gastronomia, cultura e natura del proprio territorio; supporto informatico con video e foto; flyer e gadget con il QRcode dell’App Open Tourism; un adesivo da applicare all’esterno delle strutture come segno di riconoscimento. Tutto questo anche con una promozione in rete per il rafforzamento del brand. «Siamo molto soddisfatti: è stato un intenso lavoro con il quale abbiamo creato le premesse per la crescita del circuito» commentano i promotori.