Le varianti del Covid identificate in Italia


ROMA - Sono 9 e la più diffusa è ancora la Alfa. A preoccupare, però, la Delta che è in aumento rispetto al mese precedente. Arrivano evidenze sulla presenza anche della Lambda, scoperta la prima volta in Perù.

Attualmente la variante Alfa (B.1.1.7) , identificata nell’ottobre 2020 in Gran Bretagna, è ancora la più comune in Italia anche se nell’arco di una manciata di giorni è scesa dal 53,5% al 44,3% del totale delle sequenze depositate.

La seconda variante per diffusione nel nostro paese è la Delta, indicata con la sigla B.1.617.2 e identificata in India, si è rapidamente diffusa in un centinaio di Paesi grazie alla grande efficienza con cui si trasmette, stimata fra il 50% e il 60% superiore rispetto alla variante Alfa. 

È una sorvegliata speciale anche in Italia, dove rappresenta il 27,2% delle sequenze depositate. Sia l’Alfa sia la Delta sono delle cosiddette Voc (Variants of concern), ossia varianti che destano preoccupazione e sono seguite con attenzione in tutto il mondo.

Corrispondono allo 0,4% le sequenze depositate della variante Lambda (C 37), identificata in Perù.

Presente in Italia anche la variante Beta (B.1.351), identificata in Sudafrica e in grado di diffondersi con un’efficienza maggiore del 50% rispetto al virus originario e soprattutto tra i giovani.