Nomina Lacarra vicepresidente Sepac, Laricchia: “Chiederò accesso agli atti. Figura del vicepresidente istituita 3 mesi dopo nomina”
BARI - Discussa oggi in consiglio regionale l’interrogazione presentata dalla consigliera del M5S Antonella Laricchia sulla nomina a vicepresidente del Comitato SEPAC del ragionier Franco Lacarra.
“Ho ricevuto risposta scritta solo questa mattina all’interrogazione presentata a febbraio - dichiara Laricchia - in cui ponevo due semplici domande agli assessori Leo, Delli Noci e al Presidente Emiliano, ovvero quando fosse stata istituita la figura del vicepresidente del Comitato, non prevista in quella che allora era la vigente Disciplina dell’organizzazione e del Funzionamento del Comitato SEPAC e perché non fosse stato emanato un Avviso Pubblico. Dalla risposta sembra che la figura del vicepresidente del SEPAC sia stata istituita a maggio dopo la nomina avvenuta tre mesi prima. Una nomina che sembra essere più politica che tecnica, dal momento che parliamo di Franco Lacarra, fratello di Marco, deputato del PD. Nella risposta pervenuta oggi si legge che ‘la giunta con la delibera 810 del 24 maggio 2021 ha approvato la modifica della disciplina del funzionamento del SEPAC confermando le nomine approvate con deliberazione del 15 febbraio’. Nella delibera di maggio cui è allegata la nuova disciplina sul funzionamento del Comitato SEPAC si prende atto che la deliberazione è stata approvata sulla base dell’istruttoria espletata dal Capo di Gabinetto sentito il capo Dipartimento Personale e organizzazione.
“Considerato che nella delibera non si citano le date degli atti dell’istruttoria - prosegue Laricchia - chiederò accesso agli atti perché voglio capire i meccanismi che hanno portato alla nomina. Sembra essere avvenuto il contrario rispetto alla prassi normale, se guardiamo le date: invece, cioè, di avere una carica, e scegliere il profilo più titolato a ricoprirla,il Presidente aveva una persona da nominare e si è chiesto quale carica potersi inventare per farlo. Questo si evince da come sono andate le cose, e in particolare dall’analisi delle date appunto. Per questo, ripeto, chiederò urgentemente un accesso agli atti, perché su questa cosa dobbiamo tornare a fare chiarezza. Sono tanti servizi che meritano di essere gestiti bene, in maniera efficiente perché i cittadini questo chiedono: di spendere bene i loro soldi, e soprattutto di ricevere servizi adeguati. Non si può andare avanti con nomine fatte per accontentare qualcuno e non per meriti”.
“Ho ricevuto risposta scritta solo questa mattina all’interrogazione presentata a febbraio - dichiara Laricchia - in cui ponevo due semplici domande agli assessori Leo, Delli Noci e al Presidente Emiliano, ovvero quando fosse stata istituita la figura del vicepresidente del Comitato, non prevista in quella che allora era la vigente Disciplina dell’organizzazione e del Funzionamento del Comitato SEPAC e perché non fosse stato emanato un Avviso Pubblico. Dalla risposta sembra che la figura del vicepresidente del SEPAC sia stata istituita a maggio dopo la nomina avvenuta tre mesi prima. Una nomina che sembra essere più politica che tecnica, dal momento che parliamo di Franco Lacarra, fratello di Marco, deputato del PD. Nella risposta pervenuta oggi si legge che ‘la giunta con la delibera 810 del 24 maggio 2021 ha approvato la modifica della disciplina del funzionamento del SEPAC confermando le nomine approvate con deliberazione del 15 febbraio’. Nella delibera di maggio cui è allegata la nuova disciplina sul funzionamento del Comitato SEPAC si prende atto che la deliberazione è stata approvata sulla base dell’istruttoria espletata dal Capo di Gabinetto sentito il capo Dipartimento Personale e organizzazione.
“Considerato che nella delibera non si citano le date degli atti dell’istruttoria - prosegue Laricchia - chiederò accesso agli atti perché voglio capire i meccanismi che hanno portato alla nomina. Sembra essere avvenuto il contrario rispetto alla prassi normale, se guardiamo le date: invece, cioè, di avere una carica, e scegliere il profilo più titolato a ricoprirla,il Presidente aveva una persona da nominare e si è chiesto quale carica potersi inventare per farlo. Questo si evince da come sono andate le cose, e in particolare dall’analisi delle date appunto. Per questo, ripeto, chiederò urgentemente un accesso agli atti, perché su questa cosa dobbiamo tornare a fare chiarezza. Sono tanti servizi che meritano di essere gestiti bene, in maniera efficiente perché i cittadini questo chiedono: di spendere bene i loro soldi, e soprattutto di ricevere servizi adeguati. Non si può andare avanti con nomine fatte per accontentare qualcuno e non per meriti”.
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