Unesco in Jazz Festival, tutto pronto ad Alberobello per la settima edizione
ALBEROBELLO (BA) - Tutto pronto per la settima edizione dell’UNESCO in Jazz Festival in programma martedì 20 luglio, al Trullo Sovrano. L’ingresso è libero,fino ad esaurimento posti. La manifestazione è inserita nel calendario «Trulli Viventi – estate 2021», il cartellone di manifestazioni proposto dall’amministrazione per i mesi estivi.
La serata propone due concerti che si ispirano proprio al World Heritage per la loro eterogenea essenza musicale, nell’anno in cui i trulli festeggiano i 25 anni del riconoscimento Unesco. Primo set (ore 20.30) con Giuseppe Amatulli new Quartet: Giuseppe Amatulli (violino), Daniele Di Bonaventura (bandoneon), Camillo Pace (contrabbasso), Cesare Pastanella (percussioni). Questo progetto, pensato e presentato in prima assoluta al Festival, nasce da un’antica affinità musicale tra Giuseppe Amatulli e Daniele di Bonaventura dopo la lunga collaborazione di Daniele di Bonaventura con il Vertere String Quartet (di cui Giuseppe Amatulli è il primo violino) e approdata nel CD Sine Nomine.
Grazie alle esperienze maturate tra i palchi dei numerosi Festival Europei, i due artisti hanno deciso di varare questo nuovo progetto con musiche originali e brani dalla tessitura internazionale. In questo nuovo viaggio musicale saranno affiancati da Camillo Pace al contrabbasso e da Cesare Pastanella alle percussioni. Il secondo set a seguire (21.45) con Raffaele Casarano & Mirko Signorile. Raffaele Casarano (sassofoni) e Mirko Signorile (pianoforte) presentano il loro nuovo progetto in duo: "d’amour" In Francia si dice che tutto finisce in canzone.
Nel ventesimo secolo tanti grandi artisti francesi, da Gainsbourg a Aznavour, da Ferré a Piaf, hanno lasciato un pezzo di quel puzzle che è la storia della Francia, ispirazione per molti cantautori italiani. La loro musica ripercorre ed enfatizza la profonda poetica già incontrata nei precedenti lavori lavorando attorno ad un tessuto sonoro fatto di ombre, chiaroscuri, pause, atmosfere del sogno, capace di creare una dimensione intima e domestica, un sud ideale che resta sullo sfondo e di tanto in tanto torna a essere il protagonista assoluto. Sintonia indefinibile e musica semplice che incontra la bellezza emotiva di viaggi fatti di note che lasciano il segno.
«Siamo felici di ospitare la settima edizione di questo festival che è una delle iniziative più importanti del nostro calendario annuale – dice l’assessore al Turismo, Antonella Ivone – Il jazz, come i nostri trulli, appartiene al mondo, è non c’è scenario più appropriato della nostra terra per ricordare il legame forte che unisce le bellezze patrimonio dell’umanità in un incastro perfetto di bellezze diverse che si fondano dando vita a una serata di valore assoluto».
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