BARI - L’80 per cento dei residenti nella città di Bari da 12 anni in su ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid. La spinta per raggiungere e superare questa soglia è arrivata dalle circa 75mila dosi iniettate negli ultimi sette giorni nei centri vaccinali della ASL Bari, a fronte di 1 milione e 568mila vaccini somministrati dall’inizio della campagna. Un volume di attività che, se si allarga l’analisi a tutta l’area provinciale, ha permesso di vaccinare con la prima dose il 78% dei cittadini in età vaccinabile.
Numeri rilevanti anche e soprattutto se si fa riferimento al completamento del ciclo vaccinale. A Bari il 65% dei cittadini vaccinabili ha centrato l’obiettivo pieno, mentre nei restanti 40 comuni dell’area provinciale si è raggiunto il 63%, comunque un livello elevato. Dati confortanti arrivano dalle diverse fasce di età. Dai 50 anni in su, in particolare, il 91% ha fatto la prima dose e l’82% è completamente immunizzato.
«La città di Bari – commenta il Direttore Generale ASL Bari Antonio Sanguedolce – ha risposto alla chiamata della campagna vaccinale con un’adesione molto forte e, come ASL, stiamo riuscendo a bruciare i tempi garantendo volumi e ritmi di vaccinazione decisamente alti. Questo importante risultato va valutato anche tenendo conto che Bari rientra tra le città metropolitane più popolate. Per organizzare e portare avanti quotidianamente uno sforzo del genere servono grandi mezzi e risorse umane motivate. Per questo è doveroso ringraziare i cittadini per il senso civico dimostrato, i tanti operatori sanitari e volontari coinvolti, i medici di medicina generale, ma anche rimarcare la grande collaborazione attuata con la Protezione civile e l’Amministrazione comunale, a Bari come negli altri comuni».
Il Comune di Bari nel corso degli ultimi mesi ha allestito diverse strutture vaccinali, prima PalaCarrassi, PalaLaforgia, PalaCarbonara e poi anche il centro di Catino: «La sinergia con l’Amministrazione comunale - sottolinea Sanguedolce - ha permesso di mettere in piedi i vari hub in maniera rapida ed efficace. Nel tempo alcuni di queste sedi, come PalaCarrassi o fra pochi giorni il PalaCarbonara, sono state restituite alle attività sportive: è un segno di ritorno alla normalità, anche questo, che va di pari passo con l’incremento delle coperture vaccinali».
La campagna vaccinale, intanto, sta virando verso le battute conclusive, un periodo cruciale perché orientato particolarmente alla vaccinazione delle fasce d’età più giovani e all’avvio del nuovo anno scolastico. Un versante sul quale la ASL Bari è già molto avanti col lavoro, visto che il 45% dei giovanissimi tra i 12 e 19 anni ha ricevuto la prima dose e il 19% ha completato il ciclo. Percentuali che, nella sola città di Bari, salgono rispettivamente sino al 48% e 21%.
Numeri rilevanti anche e soprattutto se si fa riferimento al completamento del ciclo vaccinale. A Bari il 65% dei cittadini vaccinabili ha centrato l’obiettivo pieno, mentre nei restanti 40 comuni dell’area provinciale si è raggiunto il 63%, comunque un livello elevato. Dati confortanti arrivano dalle diverse fasce di età. Dai 50 anni in su, in particolare, il 91% ha fatto la prima dose e l’82% è completamente immunizzato.
«La città di Bari – commenta il Direttore Generale ASL Bari Antonio Sanguedolce – ha risposto alla chiamata della campagna vaccinale con un’adesione molto forte e, come ASL, stiamo riuscendo a bruciare i tempi garantendo volumi e ritmi di vaccinazione decisamente alti. Questo importante risultato va valutato anche tenendo conto che Bari rientra tra le città metropolitane più popolate. Per organizzare e portare avanti quotidianamente uno sforzo del genere servono grandi mezzi e risorse umane motivate. Per questo è doveroso ringraziare i cittadini per il senso civico dimostrato, i tanti operatori sanitari e volontari coinvolti, i medici di medicina generale, ma anche rimarcare la grande collaborazione attuata con la Protezione civile e l’Amministrazione comunale, a Bari come negli altri comuni».
Il Comune di Bari nel corso degli ultimi mesi ha allestito diverse strutture vaccinali, prima PalaCarrassi, PalaLaforgia, PalaCarbonara e poi anche il centro di Catino: «La sinergia con l’Amministrazione comunale - sottolinea Sanguedolce - ha permesso di mettere in piedi i vari hub in maniera rapida ed efficace. Nel tempo alcuni di queste sedi, come PalaCarrassi o fra pochi giorni il PalaCarbonara, sono state restituite alle attività sportive: è un segno di ritorno alla normalità, anche questo, che va di pari passo con l’incremento delle coperture vaccinali».
La campagna vaccinale, intanto, sta virando verso le battute conclusive, un periodo cruciale perché orientato particolarmente alla vaccinazione delle fasce d’età più giovani e all’avvio del nuovo anno scolastico. Un versante sul quale la ASL Bari è già molto avanti col lavoro, visto che il 45% dei giovanissimi tra i 12 e 19 anni ha ricevuto la prima dose e il 19% ha completato il ciclo. Percentuali che, nella sola città di Bari, salgono rispettivamente sino al 48% e 21%.