ROMA - Migliaia di persone sono in fuga dall’Afghanistan. Molti di loro sono donne e bambini, riusciti ad arrivare in Italia con voli militari, affrontando enormi pericoli e senza riuscire a portare con sé nulla. Ma sono milioni le persone rimaste nel Paese di origine. Oltre ai conflitti e la pandemia di Covid-19, la popolazione afghana sta affrontando una gravissima siccità con 11 milioni di persone a rischio malnutrizione.
Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e la Mezzaluna Rossa Afghana, hanno accesso ad aree dove le altre organizzazioni umanitarie non possono entrare. Volontari e operatori stanno continuando a portare aiuto ai più vulnerabili in tutto il Paese, raggiungendo anche le zone più remote con servizi sanitari, cibo e sostegno finanziario. Il Movimento Internazionale e la Mezzaluna Rossa Afghana continueranno questo lavoro anche in futuro, ma servono fondi per rivitalizzare le colture, fornire risorse idriche e sostenere le persone più in difficoltà .
La Croce Rossa Italiana è al fianco di chi è giunto in Italia sin dai primi momenti, ma non basta. Le esigenze sono moltissime e, per questo, la CRI ha deciso di avviare una raccolta fondi sul suo sito cri.it al link https://dona.cri.it/afghanistan per aiutare la popolazione afghana sia nel suo Paese che in Italia. I nostri volontari e operatori, qui in Italia, stanno lavorando per fare sentire queste persone finalmente protette, garantendo beni di prima necessità , supporto psicologico e screening sanitario, ma anche per accompagnarli nel percorso di integrazione nel nostro Paese. Per garantire ai profughi afghani in Italia una vita dignitosa, ma soprattutto per aiutare i tanti che si trovano nel Paese di origine martoriato, dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi e, per questo, serve l’aiuto di tanti.