Allenatore di calcio muore nel bel mezzo di un'amichevole colpito da un fulmine
LESICHOVO - Tragedia in campo: Ivan Ranchev, allenatore del club bulgaro Hebar Pazardzhik, è morto all'istante nello stadio di calcio nel villaggio di Lesichovo (lesitsjovo). Lo rivela la emittente televisiva privata nazionale operante in Bulgaria. L'uomo aveva partecipato ad un'amichevole tra due squadre locali. La scarica elettrica si è poi diffuso sul campo e altri tre giocatori sono rimasti leggermente feriti. Il sistema di protezione contro i fulmini dello stadio sarà ora ispezionato.
Sul posto dell'incidente è intervenuto un nutrito contingente di poliziotti e soccorritori. La procura bulgarasta indagando sulle circostanze dell'accaduto in collaborazione con la polizia cantonale. Sui campi sportivi, e in generale durante le manifestazioni all’aperto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si sono sempre verificati incidenti provocati da fulmini, quando le persone sono il “punto più alto”.
Il pericolo è aumentato dagli ombrelli aperti perché questi sporgono ulteriormente dal terreno. Si raccomanda quindi di appoggiare a terra ombrelli, bandiere o simili e interrompere la partita fino alla fine del temporale. Negli stadi, gli spettatori sulle tribune aperte sono quelli più a rischio. Se invece è presente una tettoia in acciaio o in cemento armato, il rischio di essere colpiti da un fulmine diminuisce notevolmente.
Sono particolarmente a rischio gli spettatori in prossimità di pali della luce o porta-bandiere, che di solito dispongono di messa a terra, dai quali però, in alcuni casi, l’elettricità del fulmine può “saltare”. Si raccomanda di stare ad almeno tre metri di distanza da questi pali.Se gli arbitri o gli organizzatori decidono di interrompere una partita o un gioco per un temporale, devono adottare misure idonee per evitare il panico nelle persone che potrebbe causare più vittime di quelle di un fulmine.