BARI - Un festival in grado di coinvolgere l’intera città, dal centro alle periferie, e i suoi principali spazi culturali ed espositivi, alcuni dei quali restituiti di recente alla cittadinanza. Con oltre 50 ospiti nazionali e internazionali, 20 giorni di presenza quotidiana sul territorio e più di 40 eventi tra mostre, lectio magistralis, conferenze, workshop, installazioni e performance, nasce la prima edizione del BiArch - Bari International Archifestival in programma a Bari dal 1° al 20 settembre prossimi.
Il Teatro Margherita, l’ex Palazzo della Provincia, il Fortino Sant’Antonio, Spazio Murat, Spazio 13, l’Officina degli Esordi, il giardino della ex Caserma Rossani, gli spazi dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale, l’arena Expostmoderno; e ancora la Casa delle Culture, l’area Buterrito a Ceglie del Campo, piazza Diaz, corso Mazzini e largo Sorrentino, insieme a spazi privati (gallerie, studi, esercizi commerciali) che ospiteranno eventi temporanei legati al mondo della cultura urbana saranno sotto i riflettori per tre settimane consecutive coinvolgendo pubblico esperto e cittadini in un percorso di riflessione collettiva che possa far nascere una domanda più consapevole di città e una nuova idea di qualità della vita urbana.
Tre le sezioni in cui si articola il Festival: «Margini - L’architettura e le ferite della geografia», con eventi dedicati alle potenzialità inespresse dello spazio costiero o periferico rurale; «Confini - Lo spazio visto da altre terre», che si concentrerà su esperimenti di riattivazione urbana raccontati attraverso i linguaggi delle arti visive e performative; «Frontiere - Lo spazio di tutti», un focus sui processi di appropriazione degli spazi, dei beni comuni e della coabitazione.
BiArch è vincitore del bando “Festival dell’Architettura”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, grazie a una progettualità molto ampia che ha coinvolto stakeholder istituzionali quali enti pubblici, università, fondazioni, ordini professionali e rappresentanti della cittadinanza attiva, sollecitando la partecipazione e il protagonismo civile.
Nel Teatro Margherita sarà allestita la Casa del Festival, che ospiterà le 10 Lectio Magistralis tenute da Anne Lacaton (9 settembre), vincitrice del prestigioso Pritzker Prize 2021, Elizabeth Diller (12 settembre), Amos Gitai (5 settembre), Bernard Khoury (19 settembre), Guido Guidi (15 settembre), Giandomenico Amendola (11 settembre), Francesco Moschini (16 settembre), João Nunes (17 settembre), Marco Casamonti (14 settembre), Andreas Kipar (18 settembre).
Quattro mostre rifletteranno i temi cardinali del festival: le prime due, «Moderno Desiderio. Fotografia e immaginario popolare. Terra di Bari 1945/2021” (dal 1 al 19 settembre), a cura di Luca Molinari, che racconta le trasformazioni urbane della città con l’occhio di tre generazioni di fotografi, e “The Game” (dal 1 al 19 settembre), a cura di Joseph Grima, un’indagine sull’architettura del controllo delle informazioni nel contesto del tardo mercato capitalistico, si terranno negli spazi del Teatro Margherita; mentre “Margini”, nell’ex Palazzo della Provincia (dal 1 al 20 settembre), a cura del DICAR del Politecnico di Bari, indaga le cesure interne, i bordi costieri e rurali degli spazi periferici della città e “Forensic Architecture. Pratiche di verifica”, nello Spazio Murat (dal 1 al 20 settembre), presenta quattro casi emblematici analizzati dallo studio londinese Forensic sui temi della militarizzazione del bacino del Mediterraneo.
Il programma degli eventi conta inoltre numerose conferenze, alcune delle quali all’interno del Teatro Margherita: “Che Genere di Città” (7 settembre), sul valore della visione di genere nella pianificazione urbanistica, con Eva Kail, Marisa Fantin, Laura Marchetti, Lucia Krasovec-Lucas, Azzurra Muzzonigro, Francesca Perani, a cura degli Stati Generali delle Donne; “Le città del dopo” (17 settembre) con Maurizio Corrado, Anna Lambertini, Mauricio Cardenas Laverde; “Urban Wall” (8 settembre), le installazioni artistiche promosse in integrazione con il patrimonio abitativo di ARCA Puglia Centrale; “Nuove forme dell'abitare” (7 settembre), durante il quale verranno presentate ricerche e sperimentazioni sul cohousing, con Maria Argenti e Edoardo Narne, e “Storia ed Architettura del complesso monumentale della Chiesa Russa di Bari” (17 settembre), oltre a “Corpi tra spazio e progetto”, una conversazione con Cristina Bianchetti (6 settembre), tutti a cura del DICAR del Politecnico di Bari; e ancora “Margini, confini, frontiere nelle capitali del sud Italia” (10 settembre), un incontro durante il quale si indagherà il ruolo delle grandi città del sud Italia su innovazione tecnologica e sociale, cittadinanza e servizi, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici con Pasqualino Monti e Maurizio Carta, curato da INU Puglia; “I Festival dell'Architettura in Italia” (8 settembre).
Il 20 settembre “Ai margini della modernità” conferenza di Fabio Mangone, a cura dell’Ordine degli Architetti di Bari, sul ruolo della modernità nella costruzione urbana del lungomare di Bari, sarà ospitata nel Palazzo dell'Aeronautica, mentre “Il progetto per il patrimonio”, proporrà un confronto tra le discipline della conoscenza storico-archeologica e quelle del progetto architettonico e del restauro, al Politecnico di Bari.
Al Fortino Sant’Antonio, invece, dal 1 al 20 settembre, sarà allestita l’installazione “Borderlands. Sguardi e conversazioni sui confini”, a cura dell'associazione culturale SMALL e di un gruppo di ricerca del Politecnico di Milano, durante la quale saranno organizzati anche due talk: il primo il 15 settembre con Paolo Cuttitta e Giuseppe Campesi, il secondo il 16 settembre con Luca Gaeta, Alice Buoli e Olivia Longo.
Quattro i workshop, di cui due sui temi del rapporto della città col suo spazio costiero e periferico dal 13 al 18 settembre: il Politecnico di Bari ospita “Margini”, con tre atelier curati dal DICAR del Politecnico di Bari (Carlo Moccia, Martino Tattara, Armando Dal Fabbro, Francesco Defilippis, Uwe Schroeder, Maxime Enrico, Marco Mannino, Michele Montemurro, Gino Malacarne), mentre negli spazi dell’Autorità Portuale si tiene “Ti porto a Bari (coordinamento di Michael Jakob, Joao Nunes, Maria Cristina Petralla). Dal 15 al 18 settembre “Omnia Sunt Communia. Laboratorio di ricerca e co-progettazione sui beni comuni” è in programma a Spazio 13, con Nicola Capone, Laura Sinagra e Iago Borja; “Sui margini - Sovrascritte delle periferie urbane e rurali” è invece il workshop online che dal 2 al 4 settembre propone un focus sul caso studio del quartiere San Paolo di Bari, con lecture al Teatro Margherita di Michele Beccu (7 settembre), Franco Purini (10 settembre) e Marco Ermentini (13 settembre).
Per partecipare ai workshop, è necessario iscriversi entro il prossimo 20 agosto al form disponibile sul sito del festival www.biarch.org.
Nel ricco programma di BiArch sono previste installazioni all’interno del “Cantiere Evento” nel il giardino della ex Caserma Rossani, che ospiterà anche il prototipo del “Monumento del libro” a cura della Fondazione Dioguardi, e l’esecuzione di tre interventi di urbanistica tattica nello spazio pubblico dal nome “Interfaccia comune” (piazza Diaz, largo Sorrentino e corso Mazzini) attraverso un laboratorio di partecipazione e autocostruzione, con il coordinamento di InArch e la partecipazione del partenariato locale.
Le performance saranno ospitate in diversi luoghi nella città: «Periferie umane» è la rassegna cinematografica sul carattere umano delle periferie urbane all’Expostomoderno il 7 e il 15 settembre, mentre «Cinema Spazio&Tempo», a cura de “I bambini di Truffaut”, si terrà il 13 e il 14 settembre alla Casa delle Culture. Nell’area Buterrito andrà in scena «Ceglie del Campo tra storia antica e moderna», a cura di Italia Nostra, mentre l’Ordine degli Architetti, assieme al FAI attiverà un «Walking tour Bari contemporanea» alla scoperta delle più rilevanti architetture della città.
Fra gli eventi collaterali, dal 8 al 10 settembre, infine, è in programma la III edizione di URBACT, il principale evento italiano di condivisione delle soluzioni e dei risultati sviluppati nell’ambito delle reti di trasferimento organizzato in collaborazione con ANCI. Altri eventi collaterali sono: «Architettura, urbanistica e paesaggio, conversazione con Giovanni Maciocco» (6 settembre) al Politecnico di Bari, «Il DICAR per la Puglia e la Terra di Bari» (1-30 settembre) a Palazzo Simi, e «Restauro in Tour» (1-3 settembre) alla Fiera del Levante.
Sul sito www.biarch.org è ancora aperta, sino al 20 agosto, la call rivolta ad associazioni, esercizi commerciali, gallerie, studi professionali e singoli cittadini che vorranno realizzare all’interno del proprio spazio (domestico, associativo, commerciale o professionale) un evento aperto al pubblico e autopromosso nell’ambito del FUORIFESTIVAL.
Gli eventi del BiArch saranno tutti a ingresso gratuito e contingentato su prenotazione, nel rispetto delle normative anti-covid; chi non dovesse riuscire a prenotarsi per tempo sarà inserito in una lista d’attesa dedicata.
Per rimanere informati e ricevere tutti gli aggiornamenti sul BiArch sarà attivata anche una newsletter: per iscriversi è sufficiente visitare il sito www.biarch.org.
Il progetto è promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, prodotto dalla Città di Bari, co-finanziato da Regione Puglia, Pugliapromozione, Apulia Film Commission e Città Metropolitana di Bari; main sponsor dell’evento Senaf, Tecniche Nuove, SAIE, Barili, Tecnoacciai; media partner Area e Archetipo.
I contenuti e il programma sono stati diretti dal Comitato Tecnico Scientifico composto da Giandomenico Amendola, Luca Molinari, Joseph Grima, Carlo Moccia, Giuseppe Campesi, Giancarlo Chielli e Francesco Manfredi, e coordinati da Alessandro Cariello.