Carenza medici, FdI: "Emiliano si impegni a far tornare in Puglia tanti giovani che studiano medicina in università straniere o che esercitano la professione medica all’estero"


BARI - “Di fronte alla carenza dei medici – avvertita da sempre, ma diventata un’emergenza da quando c’è il Covid e comunque sempre in aggravamento per il progressivo pensionamento – la soluzione da molti prospettata è stata quella di aumentare il numero degli ammessi ai test della Facoltà di Medicina. Avremo più medici tra sei anni e più specialisti tra dieci-undici anni. Non possiamo farcela, abbiamo la necessità impellente di accorciare questi tempi.

“Occorre favorire il rientro in Italia di migliaia di ragazzi italiani, tantissimi pugliesi, che studiano Medicina all’estero dando loro la possibilità di iscriversi agli anni di corso successivi al primo perché quando si laureano all’estero almeno il 70% di loro resta all’estero ed abbiamo il dovere di concedere loro la possibilità di laurearsi in Italia per completare il ciclo di specializzazione e lavoro in Italia.

“E bisogna guardare anche a quel 70% di medici laureati all’estero che hanno deciso di lavorare all’estero dove si formano lavorando da anni nelle strutture sanitarie estere. Sono medici ormai medici con grande esperienza professionale per i quali basterebbe favorire il rilascio del diploma di specializzazione a coloro che dimostrino di aver prestato servizio in una determinata disciplina per il numero di anni pari o anche superiore a al numero di anni previsto per il conseguimento del diploma di specializzazione in quella disciplina.

“Già nella passata legislatura regionale come Fratelli d’Italia abbiamo proposto una mozione contenente queste indicazioni, approvata dal Consiglio Regionale all'unanimità, ma il presidente Emiliano incaricato di sostenerla in Conferenza Stato-Regioni e di promuoverla nei confronti dell’allora Governo Conte in questi anni è stato in altre faccende affaccendato salvo poi ricorrere nel suo stile autoritario ad ordinanze non condivise e quindi inefficaci. “Riproporremo la mozione in Consiglio Regionale alla ripresa dei lavori”.

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