(credits: Luca Brunetti) |
L’evento, targato Bari in Jazz, rientra nel programma «Trulli Viventi-Estate 2021», il calendario di manifestazioni promosso dall’amministrazione comunale. La cantautrice italiana sarà nella Capitale dei trulli per un concerto unico, una perla incastonata nella estate alberobellose, ai piedi della splendida cornice del rione Monti, uno dei cinque siti patrimonio dell’umanità nell’anno dei 25 anni del riconoscimento Unesco. Alberobello attende questo straordinario evento da due anni. Il concerto, infatti, inizialmente in programma per il 17 agosto 2020, è stato rimandato a questa estate per l’emergenza pandemia. Ora, finalmente, l’attesa è quasi finita. «Alberobello vivrà una serata magica in cui la bellezza dei nostri trulli sarà arricchita e valorizzata dalla eleganza e della straordinarietà di una delle artiste più illustri della musica italiana – dice il sindaco Michele Longo –. Non solo una cantautrice di altissimo e indiscutibile valore, ma una interprete di bellissime canzoni capace con la sua voce meravigliosa di incantare intere generazioni e di evocare in ognuno di noi emozioni intensissime».
«Abbiamo lavorato con impegno, dedizione e tanta passione per la realizzazione di questo concerto - dice l’assessore al Turismo, Antonella Ivone –. Ringraziamo Bari in Jazz per l’organizzazione e Fiorella Mannoia per aver scelto la magia dei nostri trulli per la tappa del suo tour che sarà l’evento clou della nostra estate». L’accesso del pubblico alla serata avverrà nel rispetto assoluto delle norme antiCovid. Potranno accedere solo coloro che saranno muniti di Green PASS o di certificazione di tampone negativo, effettuato massimo nelle 48 ore precedenti. A partire da luglio, Fiorella Mannoia sta calcando i palchi delle principali piazze all’aperto di tutta Italia dove, accompagnata dalla sua band, interpreta live i brani del suo ultimo album di inediti «Padroni di niente» e le canzoni più amate del suo repertorio. Uscito lo scorso novembre, l’ultimo album di inediti di Fiorella, è figlio di un periodo storico ben preciso, di pensieri e riflessioni scaturiti da un evento eccezionale e fuori da ogni previsione, evento che nessuno avrebbe mai pensato o immaginato di poter vivere. Così, Fiorella, attraverso le canzoni che canta e le storie che racconta, pone l’attenzione sull’uomo e sulla nostra “umanità”, quella da cui bisognerebbe ripartire per non ritrovarci, appunto, “Padroni di niente”.
«Questa vita da tour che ho sempre fatto mi è mancata moltissimo – dice la cantautrice –. Mi sono resa conto che per la maggior parte della carriera, ho passato più tempo sui palchi che, come spesso dico io, “sulla terraferma”. Ho realizzato che davvero non posso fare a meno di questo. Per alcuni tour abbiamo anche toccato la soglia dei 115 concerti in un solo anno. Mi può stancare, ma non mi pesa affatto, perché è la parte più vera e divertente del mio mestiere. Non c’è niente che possa eguagliare l’ondata di affetto del pubblico quando sali sul palco».
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