FOGGIA - Parliamo ancora del Comune di Foggia sciolto per infiltrazioni mafiose. I pubblici ministeri della Dda di Bari hanno chiesto il rinvio a giudizio per 44 foggiani coinvolti nell'inchiesta "Decima Bis" che tra novembre e fine dicembre portò all'emissione di 44 ordinanze cautelari eseguite dalla polizia nei confronti di capiclan ed affiliati alla Società foggiana, la mafia che opera nel capoluogo dauno. Nello specifico ci furono i primi 40 arresti il 16 novembre gli altri 4 a fine dicembre.
L'udienza preliminare si svolgerà il 16 settembre davanti al gup Antonella Cafagna nell'aula bunker di Bitonto (Bari).
Tra i 44 imputati ci sono due latitanti: Savino Ariostini e Leonardo Gesualdo, ricercati dal giorno blitz. Gli imputati inoltre devono rispondere di trenta capi di imputazione. Sono accusati a vario titolo di mafia, concorso esterno in associazione mafiosa, 23 estorsioni tra consumate e tentate, tutte aggravate dal metodo mafioso, tre episodi di usura ed infine il duplice tentato omicidio dei due figli del boss Federico Trisciuoglio legato alla guerra di mafia del 2015. Gli imputati sono inoltre accusati di far parte delle tre batterie criminali della "società foggiana": Trisciuoglio-Tolonese; Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi- Francavilla. Tra loro anche tre 'pentiti': Carlo Verderosa, Alfonso Capotosto e Giuseppe Folliero.