(in foto: Marialuisa Sabato) |
VITTORIO POLITO - La donna dal punto di vista sociale, giuridico e politico è stata da sempre considerata, a torto, in una situazione di inferiorità
Fino a non molto tempo fa, le occupazioni alle quali la donna poteva aspirare – specie al fine di contribuire all’economia familiare – erano piuttosto limitate, tuttavia la creatività ed il genio femminili non sono mai stati sottovalutati. In molti casi hanno rappresentato l’eccellenza in vari settori.
Con il decreto di Umberto di Savoia del 2 giugno 1946 le donne italiane ottengono il diritto di voto e nello stesso anno, 21 di esse, furono elette deputate. Ma questa è un’altra storia.
Nei proverbi la donna è fra i temi più trattati, soprattutto se si considerano anche i termini ragazza, moglie, sposa, madre, mamma, ecc. Questo ci fa capire il ruolo che riveste la donna nella vita, in genere, ed in quella della famiglia e del lavoro, in particolare. Inoltre, alla donna, sono riconosciute doti quale la capacità intellettuale, l’intelligenza pratica, la scaltrezza, certamente superiori a quelle dell’uomo.
Importante è la presenza della donna nella poesia di Dante insieme a quelle femminili nella Divina Commedia. In questo denso immaginario è tuttavia Beatrice la creatura che rappresenta in modo sorprendente e affascinante l’dea di donna del sommo poeta.
Si può validamente affermare che oggi la condizione della donna è cambiata notevolmente, è presente in molte attività: dall’arte alla scienza, dalla musica alla vita lavorativa, alla politica, allo sport, anche se ha ancora molta strada da fare, senza dimenticare che essere donna significa camminare con dignità, rispetto e libertà.
Ricordo come esempio, due donne baresi, sposate, con famiglia e figli, che espletano egregiamente la loro opera artistica professionale con regolarità. Mi riferisco ad Anna Maria Di Terlizzi, scultrice, ed a Marialuisa Sabato, pittrice. Le loro opere sono diffuse in Puglia e fuori.
Anna Maria Di Terlizzi, è rappresentata accanto al grande bassorilievo realizzato nel 1987 e collocato in Baia San Giorgio (Bari), in occasione delle celebrazioni del IX Centenario della Traslazione delle Ossa del Santo Patrono di Bari. È noto che nel 1087, 62 marinai baresi, dopo essersi appropriati delle spoglie del Santo presso la città di Mira (Turchia), approdarono sul porticciolo di San Giorgio, ai confini di Bari, per allestire l’urna contenente le ossa per poi depositarla, momentaneamente, nella cripta della chiesa di San Michele nella città vecchia. Il bassorilievo descrive lo sbigottimento e la sorpresa di due giovani pescatori per l’arrivo della caracca, portatrice delle sacre reliquie. Mi piace anche ricordare che un dipinto di Anna Maria Di Terlizzi “San Nicola a cavallo del gallo Barium”, adorna la copertina del mio libro “San Nicola e il dialetto barese” (Levante).
L’arte pittorica di Marialuisa Sabato è espressione interiore di una Natura incontaminata. Cieli, alberi e fiori sono, per l’artista, un modo per parlare di sé stessa e della propria anima riversata senza filtri, attraverso il colore, sulla tela.
(Anna Maria Di Terlizzi con il suo bassorilievo) |
Le due artiste hanno all’attivo numerosissime mostre in Italia ed all’estero ed anche la pubblicazione di alcuni testi per ragazzi.
Papa Francesco ha avuto parole di stima per le donne, pronunciate il 1° gennaio 2020, in occasione della Solennità della Santissima Madre di Dio: «Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità. Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati! Oggi pure la maternità viene umiliata, perché l’unica crescita che interessa è quella economica. Ci sono madri, che rischiano viaggi impervi per cercare disperatamente di dare al frutto del grembo un futuro migliore e vengono giudicate numeri in esubero da persone che hanno la pancia piena, ma di cose, e il cuore vuoto di amore».
Anche per il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le donne hanno «Coraggio, tenacia, pazienza. E, va aggiunto, lungimiranza. Sono le caratteristiche necessarie per costruire la pace. Le donne le possiedono. Una pace, certo, che non sia solo il frutto di un temporaneo e precario “cessate il fuoco”».
Ed ora vediamo che dicono i proverbi in relazione alla donna.
“Se le donne fossero d’oro non varrebbero quello che valgono”. Un garbato riconoscimento dei meriti e del valore delle donne.
“La donna è la casa”. La donna è l’asse portante della famiglia: i proverbi riconoscono che dove lei mostra capacità e doti, la famiglia si regge anche se l’uomo è mediocre. Dove lei manca, la famiglia si disgrega.
“La donna è l’angelo della casa”. Quando la donna è buona, nel senso che ha qualità, è l’elemento determinante per l’esistenza della famiglia.
“Donna tra i figli, rosa tra i gigli”. La mamma in mezzo ai figli è lo spettacolo più bello che si possa vedere, dove la bellezza e l’amore (la rosa) si uniscono alla grazia e all’innocenza (i gigli).
“La donna è come la gazza: quel che sa riporta in piazza”. Le donne sono per natura curiose, pronte a cogliere ogni nuova notizia e quindi desiderose di riferirle. Anche la gazza è curiosa e pronta ad afferrare tutto ciò che attrae la sua attenzione.
E per concludere alcune affermazioni, estremamente generiche, ma hanno qualche vaga attendibilità. Sono presenti in almanacchi o su pubblicazioni popolari che riproducevano qualche tempo fa usi e costumi dei popoli.
«Le donne spagnole son belle,
le greche son loro sorelle,
le francesi son graziose,
le italiane son briose,
le tedesche sono bionde e leste,
le inglesi bianche e meste,
le svizzere son fiere,
le russe son severe».
Non avete che da scegliere!
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Cultura e Spettacoli