(Getty) |
Le cocenti cessioni di Hakimi e di Lukaku non sembrano aver influito sul rendimento della squadra di Simone Inzaghi. Il 4-0 al Genoa tra le mura del Meazza finalmente animate dai tifosi è un chiaro segnale che l'Inter affidata a Dzeko e Calhanoglu è ancora protagonista.
I rossoblu vengono annientati sin dai primi minuti di gioco: Sirigu è prima battuto dalla zuccata di Skriniar, poi dal primo gol nerazzurro del turco ex-Milan autore di un'ottima prestazione. Handanovic è quasi mai impegnato nell'arco dei novanta minuti, eccetto alcune occasioni create da Pandev e il compagno d'attacco Kallon.
I nerazzurri, invece, possono dilagare in numerose occasioni grazie alle geometrie ben collaudate a centrocampo con Barella, Sensi e Calhanoglu, supportate dalle sponde di Dzeko. Sirigu, infatti, si salva sempre per poco.
I rossoblu vengono annientati sin dai primi minuti di gioco: Sirigu è prima battuto dalla zuccata di Skriniar, poi dal primo gol nerazzurro del turco ex-Milan autore di un'ottima prestazione. Handanovic è quasi mai impegnato nell'arco dei novanta minuti, eccetto alcune occasioni create da Pandev e il compagno d'attacco Kallon.
I nerazzurri, invece, possono dilagare in numerose occasioni grazie alle geometrie ben collaudate a centrocampo con Barella, Sensi e Calhanoglu, supportate dalle sponde di Dzeko. Sirigu, infatti, si salva sempre per poco.
Perisic potrebbe firmare il tris interista, ma a regalare altre gioie al pubblico interista ci pensano Vidal servito da Barella e infine Dzeko che certamente non intende passare la nuova stagione da ombra del ricordo di Lukaku. Insomma, l'Inter non è poi così spacciata...