Monopoli, tre interventi per ridurre le fratture a bacino ed anca ad un giovane straniero caduto dagli scogli
BARI – Un giovane 27enne polacco è stato sottoposto con successo ad un triplice intervento chirurgico dall’équipe di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Monopoli. L’incidente, una brutta caduta dagli scogli, si è verificato subito dopo Ferragosto ed ha avuto conseguenze molto serie: diverse fratture hanno interessato sia il bacino sia l’anca.
Per “rimetterle insieme” il team guidato dal dr. Oronzo De Carolis, da aprile scorso direttore dell’Ortopedia del “San Giacomo”, ha sottoposto il giovane straniero a diversi interventi durati complessivamente tre ore. “Tre interventi su un paziente poli-fratturato - spiega il dr. De Carolis – nei quali abbiamo sintetizzato sia l’anca sia il bacino. Un intervento tecnicamente complesso, che viene eseguito in pochissimi centri specializzati in Italia”. Reso possibile non solo per l’esperienza e la professionalità del team chirurgico, ma anche per il “lavoro di squadra” dell’intero Ospedale: “E’ stata fondamentale – conferma De Carolis - la collaborazione delle diverse équipe e professionalità coinvolte al fianco degli ortopedici, dal team anestesiologico a quello di Pronto Soccorso, che ha prestato le prime cure al paziente trasportato in emergenza dal 118, sino alla Radiodiagnostica, al Laboratorio analisi e alla gestione di reparto, che ha consentito un decorso post-operatorio tranquillo”.
Un grande impegno di tutti, grazie al quale il difficile intervento ha avuto successo e il paziente, dimesso dopo una settimana, ha potuto far ritorno nel suo Paese d’origine.
Per “rimetterle insieme” il team guidato dal dr. Oronzo De Carolis, da aprile scorso direttore dell’Ortopedia del “San Giacomo”, ha sottoposto il giovane straniero a diversi interventi durati complessivamente tre ore. “Tre interventi su un paziente poli-fratturato - spiega il dr. De Carolis – nei quali abbiamo sintetizzato sia l’anca sia il bacino. Un intervento tecnicamente complesso, che viene eseguito in pochissimi centri specializzati in Italia”. Reso possibile non solo per l’esperienza e la professionalità del team chirurgico, ma anche per il “lavoro di squadra” dell’intero Ospedale: “E’ stata fondamentale – conferma De Carolis - la collaborazione delle diverse équipe e professionalità coinvolte al fianco degli ortopedici, dal team anestesiologico a quello di Pronto Soccorso, che ha prestato le prime cure al paziente trasportato in emergenza dal 118, sino alla Radiodiagnostica, al Laboratorio analisi e alla gestione di reparto, che ha consentito un decorso post-operatorio tranquillo”.
Un grande impegno di tutti, grazie al quale il difficile intervento ha avuto successo e il paziente, dimesso dopo una settimana, ha potuto far ritorno nel suo Paese d’origine.