Ad aprire lo spettacolo sarà la “Pizzica della Liberazione”, scritta dal maestro Melozzi e tradotta in salentino dai componenti dell’Orchestra Popolare con la consulenza scientifica di Luigi Chiriatti. Non mancherà l’omaggio al maestro Daniele Durante con il brano strumentale Fuecu. Ad accompagnare i telespettatori di RAI 1 nel mondo della Taranta ci sarà in veste di narratore Al Bano Carrisi. Il cantante pugliese che interpreterà un brano in dialetto di Cellino San Marco dal titolo “Na na na”, omaggerà Domenico Modugno. Grande protagonista anche la danza con le coreografie di Thomas Signorelli e il Corpo di Ballo della Taranta. Anche nel 2021 l’ingresso sarà contingentato e riservato ai mille spettatori che hanno prenotato da tutta Italia. L’accesso sarà possibile solo con Green pass o esito negativo del tampone effettuato 48 ore prima dell’evento.
MICHELE EMILIANO
“La 24esima edizione della Notte della Taranta rappresenta un ulteriore passo avanti nel confronto tra una tradizione forte, inscalfibile, che è quella della musica popolare salentina, con il mondo, con la musica italiana, colta, innovativa.
Oggi la Taranta rappresenta la nostra volontà di manutenere la nostra libertà, non solo dalla pandemia, ma anche dalle minacce che in tutto il mondo rischiano di mettere in discussione conquiste di civiltà, soprattutto con riferimento alle donne. Non vedo l’ora di ascoltare la nuova versione di “Fimmine Fimmine” che è stata annunciata e che sarà rappresentata durante il concertone. E soprattutto di vedere quali saranno le conseguenze di questi incontri culturali tra grandi musicisti”. Emiliano ha aperto il suo intervento ricordando Daniele Durante “mi manca non poter incrociare il suo sguardo, mi manca perché riusciva, seppur con impercettibili segni, a farmi capire che non avevo detto nulla di sbagliato”. E poi ha aggiunto: “Nella mia percezione questa è la musica della battaglia. Della battaglia interiore, della battaglia con i sentimenti, con il cambiamento. È un tamburo piccolo, però è sempre tamburo. E lo hanno inventato per dare il ritmo, per far marciare insieme le persone, ciascun con un compito diverso.
Oggi abbiamo nominato una infinita serie di emozioni e sentimenti potentissimi che la Puglia continua ad esprimere. Naturalmente è inutile dire che quando sei così preso dentro un combattimento hai bisogno di punti di vista diversi, hai bisogno di qualcuno che ti dica che esistono anche altre cose, che non ti snaturano, non ti cambiano. Ma tu devi sapere che esistono e che vanno in una certa direzione, devi avere la curiosità di andarle a vedere.
E questo vale per moltissime cose della vita, che vanno vissute con sincerità e lealtà, senza disprezzo, pregiudizio, alterigia.
Quindi io ringrazio tutti i nostri ospiti che da 24 anni vengono qui, anche nel tentativo di sconvolgere qualche nostro convincimento. Non sta scritto da nessuna parte che anche la più grande delle tradizioni, e la nostra è una grande tradizione, non possa avere dei momenti nei quali si apre ad un altro convincimento. Non voglio buttarla nella cronaca e nella politica, però c’è un messaggio chiaro che viene dalla Puglia è che noi siamo pronti ad accogliere: noi siamo pronti a farci contraddire da chiunque venga in pace e da chiunque si senta anche solo per un po’ parte di questa tradizione e di questa terra. Voi siete questo”.
MADAME
“Il mio è un obiettivo di linguaggio. Quest’anno ho ricevuto diversi premi per il modo con cui utilizzo le parole e questo mi ha portato a riflettere molto su di me. Inizierò da qui, da questi giorni, amando tutto quello che vedo perché per me amore significa comprendere. Ed è con questo approccio che mi sono avvicinata a La Notte della Taranta, interamente predisposta a comprendere cosa è la pizzica, cosa rappresenta per la gente che è profondamente attaccata alle radici della propria identità. E’ una tradizione che mi piacerebbe tradurre in altri linguaggi, in una chiave nuova. Ho fatto del mio meglio per portare la mia penna in questo mondo”. E poi Madame, ha svelato “non canterò soltanto, danzerò come si danza qui. Sarà una notte di liberazione, ma non esiste liberazione se non c’è comprensione”.
ENRICO MELOZZI
“Sono tre le parole chiave che caratterizzano questa esperienza straordinaria: “liberazione”. Dopo il periodo che abbiamo vissuto tornare a suonare e farlo assieme all’orchestra è una liberazione dell’anima. La seconda parola è ‘coraggio’ ossia la componente che in questa fase storica serve all’artista e anche ai politici per dare vita a nuova ripartenza e liberare la musica e la cultura che sono colonne portanti del nostro Paese. È un dolore che non riesco a contenere e a tacere, è stato tremendo questo lockdown per un intero comparto che rappresenta e caratterizza l’Italia che si fonda sulla cultura e sulla bellezza. La terza parola chiave di questa esperienza è confronto: confronto tra culture nel rispetto della diversità. Mi sono approcciato alla Taranta con una sacralità enorme perché questa musica per me è sacra come la musica classica”.
AL BANO CARRISI
“Farò di tutto per superarmi, ma voglio fare e basta. Il mio futuro lo vedo ancora bello e interessante e questo momento che nasce dal profondo della mia terra fa parte di queste nuove esperienze. Canterò “Na Na Na” un brano nato dalle parole che ascoltavo sempre da mia madre quando mi indicava in dialetto di Cellino è “eccolo l’ho trovato” e dedicherò un omaggio a Domenico Modugno il più grande dei cantautori pugliesi”.
THOMAS SIGNORELLI
“Ho lavorato intensamente con il Corpo di Ballo della Taranta e con i ballerini accademici creando le coreografie ispirate dai testi e dalla musica. In particolare ho creato per Madame sul brano la Rondinella un quadro di grande impatto scenico che racconta l’antica tessitura del Salento fatta da sapienti mani e da telai in legno d’ulivo. Racconteremo la festa popolare sul brano Fuecu, ispirato dalla Focara di Novoli ma anche la contemporanea ricerca di se stessi in un mondo di specchi e di riflessi che molto spesso escludono l’altro. L’invito è dunque quello di accogliere ogni diversità”.
CONCERTONE
“Il valore della libertà” è il tema della ventiquattresima edizione del Concertone. Libertà creativa e artistica che ancora una volta renderà lo spettacolo unico e irripetibile. Per la prima volta nella storia della Notte della Taranta, la direzione artistica è stata affidata, dopo la scomparsa di Daniele Durante, all’Orchestra Popolare salentina oggi ambasciatrice ufficiale della pizzica nel mondo. Nel corso della residenza artistica a Zollino cominciata l’1 agosto e il continuo confronto con i maestri concertatori, i componenti dell’Orchestra, hanno elaborato la ricontestualizzazione dei temi della tradizione salentina a partire da Fimmene Fimmene, il canto di lavoro e di lotta che oggi contiene un appello contro l’indifferenza di chi abbandona la campagna. Un viaggio sonoro che comprende alcuni canti “alla stisa”. Le voci dell’Orchestra introducono un mondo nel mondo rendendo la ragnatela di storie e narrazioni ancora più ricca di suggestioni provenienti dal grande patrimonio culturale della musica popolare.
OSPITI
Ospiti speciali del Concertone sono Al Bano che è la voce narrante dell’edizione televisiva e Il Volo. Il popolare artista di Cellino San Marco interpreterà sul palco di Melpignano il brano Na, Na, Na già inciso da Al Bano nel 1974 nella raccolta Antologia 2 con il titolo Simpatia te core. A Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, i tre artisti de Il Volo, è affidato il brano d’amore in grico, lingua minoritaria dell’area ellenofona salentina, Calinitta, Buonanotte.
IJO’ DESIGN VESTE LA TARANTA
IJO’design veste gli artisti del Concertone finale de La Notte della Taranta. IJO' è un brand italiano di moda di lusso sostenibile che nasce dal connubio della tradizione artigianale tessile del Salento e l’innovazione del design contemporaneo. Qualità, design e sostenibilità muovono da sempre il brand in ogni passaggio della catena produttiva, dalla scelta delle fibre naturali e certificate, al recupero dell’antica arte della tessitura pugliese, basata sulla produzione a mano di tutte le collezioni su tradizionali telai al legno d’ulivo.
I lunghi abiti realizzati interamente al telaio antico raccontano una minimale eleganza. Quadri di tessuto, i fiocchi, tipica lavorazione salentina del telaio, permettono di indossare una bellezza sospesa nel tempo. Una scelta sostenibile, quella della designer e ideatrice di IJO’ Annalisa Surace che ha voluto recuperare tutti i piccoli scarti dei preziosi tessuti che negli anni aveva conservato, facendoli diventare la materia prima di una nuova collezione: inserti realizzati con la tradizionale tecnica del fiocco salentino, tramando le strisce originariamente ricavate dal taglio dei tessuti. Sugli abiti spuntano quadri di tessuto della tela, come dei prati rigogliosi, ad evocare una rinascita, una fioritura già iniziata. Uno stile all’avanguardia, forza trainante della moda sostenibile made in Italy.
ORCHESTRA POPOLARE
All’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta è affidata, dopo la scomparsa di Daniele Durante, la Direzione Artistica del Concertone 2021. L’Orchestra è composta dai cantanti tamburellisti Consuelo Alfieri (organetto), Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga e i musicisti Giuseppe Astore (violino), Nico Berardi (fiati), Valerio Combass Bruno (basso), Alessandro Chiga (tamburello), Roberto Chiga (tamburello), Leonardo Cordella (organetto), Carlo De Pascali (tamburello), Roberto Gemma (fisarmonica), Peppo Grassi (mandolino), Antonio Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Attilio Turrisi (chitarra battente) e Gianluca Longo (mandola) che è anche il coordinatore.
Gli ospiti dell’Orchestra Popolare sono Giovanni Boscariol (tastiere) Alberto Barsi e Alessandro Lunedì (chitarra elettrica) e Carmelo Maria Colajanni (fiati etnici).
ORCHESTRA NOTTURNA CLANDESTINA
L’Orchestra Notturna Clandestina è un’orchestra sinfonica indipendente nata nel 2016 da un’idea del maestro Enrico Melozzi. 32 elementi sul palco de La Notte della Taranta. Al Violino, Valentina Del Re, Monica Vacatello, Alessia Rancitelli, Grazia Neri, Dina Guetti, Mariacarmela Li Pizzi, Maria Agnese Sielli, Francesca Colombo, Elisa Agosto, Francesca Bottini, Sabrina Floccari (Francia), Gabriele Liscia, Alessia Rosini. Alla Viola Davide Oltra, Chiara Ciancone, Valentina Calicchia, Tatiana Veloccia, Valentina Negroni. Cello Riccardo Giovine, Sara Ciancone, Francesco Maria Mattacchione, Francesca Lovotti, Claire Briand (Francia). Al Flauto Francesca Raponi. All’ottavino Ludovico D’Ignazio. Al Clarinetto Carmelo Maria Colajanni. Alla tromba Alessandro Fresu e Iacopo Gozzo. Al Corno Vincenzo Parente, Francesco Massimiani, Francisco Rodriguez (Panama), Enrico Imperioli. Al Trombone Stefano Coccia, Edward Jesus Arosemena Rodriguez (Panama), Augusto Ruiz Henao (Colombia). Edgar Alberto Dutary Barrios (Panama) alla tuba e ai timpani Fabrizio Candidi e Paolo Quattriglia.
BRANI
Nella rivisitazione dei maestri concertatori Melozzi e Madame i brani della tradizione popolare assumono una nuova veste. Ad aprire il concertone la Pizzica della Liberazione composta dal maestro Melozzi, spazio poi a Calinitta, Fimmene Fimmene, Pizzica di Galatone, di Lizzano, di Torchiarolo, di San Marzano, di San Vito e di Aradeo. Madame interpreterà Marea, Rondinella e Dici can u me voi. Non mancherà l’omaggio al maestro Daniele Durante con il brano strumentale Fuecu.
DANZA
Nello spettacolo di sabato 28 agosto protagonista anche la danza con le coreografie di Thomas Signorelli e interpretate dai danzatori de La Notte della Taranta, Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Andrea Caracuta, Marco Martano, Fabrizio Nigro e Mattia Politi che per questa edizione affiancherà i ballerini accademici Alessia Losavio, Veronika Maritati, Antonio Caggianelli e Giammarco Capogna assistente coreografo.
SCENOGRAFIA
Realizzata da Mariano Light su ideazione di Marco Calzavara, la scenografia del Concertone 2021 sorprende ancora una volta per lo sguardo nuovo rivolto all’ex Convento degli Agostiniani.
400 mq di palco accoglieranno le Orchestre protagoniste dello spettacolo.
Nella proiezione immaginata tra memoria e visione, il palco sarà circondato da 35 monoliti di luminarie salentine che vanno a formare uno skyline luminoso impreziosito da altri totem luminosi led dove scorreranno le immagini della Puglia: Lago di Lesina, Castel del Monte, Bari, Brindisi, Taranto e Lecce. Un omaggio alla bellezza della regione che ospita l’evento più atteso dell’estate italiana esaltato dalla direzione della fotografia affidata a Marco Lucarelli.
PROGRAMMA RAI
RAI 1 trasmetterà per la prima volta La Notte della Taranta il 4 settembre alle ore 23:15.
La conduzione, voce narrante, è affidata a Al Bano Carrisi. Il cantautore pugliese sarà sul palco di Melpignano per raccontare la Taranta e il suo incontro con le sonorità del mondo.
Autore del programma è Marco Zampetti, la regia è affidata a Stefano Mignucci.
Il coordinamento esecutivo è di Cristiano D’Agostini.