BARI - “Il risultato più importante, ovvero l’abrogazione del TFM, è stato finalmente raggiunto grazie all’indignazione dei pugliesi. Sono soddisfatta del risultato nonostante sia avvenuto in un contesto d’ipocrisia dei consiglieri che prima hanno approvato questo emendamento assurdo il 27 luglio, senza averne data pubblica lettura, e oggi hanno dato vita a una corsa a per intestarsene l’abrogazione. Tutti i presenti in aula quel giorno sono stati responsabili di quello che è successo questa estate. Voglio ringraziare i giornalisti e i cittadini, perché grazie alla loro reazione hanno fatto tutti un passo indietro”. Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia a margine dell’approvazione in Consiglio regionale dell’emendamento con cui è stato abrogato il Trattamento di Fine Mandato.
“Dopo aver approvato la reintroduzione del TFM - dichiara Laricchia - ci sono stati giorni e giorni di altrettanto indecoroso spettacolo tra promesse di abrogazione e retromarce continue. Basti pensare che solo quattro giorni fa la mia proposta di abrogazione è stata bocciata da tutte le forze politiche, all’unanimità, che siedono in Commissione VII e si è solo deciso di alzare la percentuale di trattenuta per ogni consigliere dall’1 al 2% mensile. Una percentuale ridicola rispetto a quella di qualunque lavoratore. Al massimo si sarebbe potuto pensare a un assegno di fine mandato che fosse interamente pagato dai consiglieri con il metodo contributivo, ma neanche questo è stato fatto in Commissione. Oggi l’ennesima pantomima su chi si dovesse intestare l’abrogazione. Una messinscena che di certo non serve a cancellare questo mese e mezzo. Una gara a cui ho deciso di non partecipare perché tutti i pugliesi sanno come sono andate le cose. Penso che quello sia un danno d’immagine e di fiducia che resterà. Forse solo un lungo e serio lavoro a servizio dei pugliesi potrà un giorno far perdonare, ma non dimenticare. Finalmente abbiamo chiuso questo capitolo e possiamo andare avanti, di cose serie da fare ne abbiamo in abbondanza”.
“Dopo aver approvato la reintroduzione del TFM - dichiara Laricchia - ci sono stati giorni e giorni di altrettanto indecoroso spettacolo tra promesse di abrogazione e retromarce continue. Basti pensare che solo quattro giorni fa la mia proposta di abrogazione è stata bocciata da tutte le forze politiche, all’unanimità, che siedono in Commissione VII e si è solo deciso di alzare la percentuale di trattenuta per ogni consigliere dall’1 al 2% mensile. Una percentuale ridicola rispetto a quella di qualunque lavoratore. Al massimo si sarebbe potuto pensare a un assegno di fine mandato che fosse interamente pagato dai consiglieri con il metodo contributivo, ma neanche questo è stato fatto in Commissione. Oggi l’ennesima pantomima su chi si dovesse intestare l’abrogazione. Una messinscena che di certo non serve a cancellare questo mese e mezzo. Una gara a cui ho deciso di non partecipare perché tutti i pugliesi sanno come sono andate le cose. Penso che quello sia un danno d’immagine e di fiducia che resterà. Forse solo un lungo e serio lavoro a servizio dei pugliesi potrà un giorno far perdonare, ma non dimenticare. Finalmente abbiamo chiuso questo capitolo e possiamo andare avanti, di cose serie da fare ne abbiamo in abbondanza”.
Tags
Politica