BARI - Oggi, 9 settembre, l'amministrazione comunale di Bari, l'ANPI, l'IPSAIC, la CGIL Camera del Lavoro di Bari, il Coordinamento Antifascista e l'ARCI Bari ricordano il 78° anniversario della difesa del Porto di Bari dall'attacco delle truppe naziste.
Il 9 settembre del 1943 la città contribuì infatti in maniera determinante alla lotta di Liberazione nazionale: un gruppo di civili - composto da donne, uomini, persino ragazzi - si affiancarono spontaneamente alle truppe del generale Nicola Bellomo per difendere con coraggio la città vecchia e il porto da un attacco dell’esercito nazista, proteggendo così un presidio strategico per gli esiti della seconda Guerra mondiale.
Le celebrazioni sono iniziate questa mattina alle ore 9.30 presso il Palazzo della Vecchia Dogana, nel porto, con la deposizione di una corona d'alloro da parte del sindaco Antonio Decaro.
“Nel 78° anniversario di un evento importante, che ha segnato la storia della città di Bari durante la seconda guerra mondiale, siamo qui per ricordare, ancora una volta, l’impegno della nostra comunità in difesa della libertà e il coraggio di tante persone comuni - donne, uomini e ragazzini - che insieme, quel giorno, hanno rischiato la vita per difendere il porto e la città vecchia dall’attacco dei nazisti offrendo un contributo determinante alla lotta di liberazione - ha detto Decaro -.
"Rendiamo omaggio alla storia con una commemorazione nella nostra città, in cui la storia è scritta su pagine di pietra come questa lapide, che ricorda la difesa del porto del 9 settembre del ’43, o come le pietre di inciampo che in questi anni, grazie alla collaborazione con le associazioni impegnate a custodire la verità della storia, sono state installate in una serie di strade e piazze teatro di eventi rilevanti, ad esempio quella che in largo Maurogiovanni ricorda il gesto di Michele Romito, che a soli 14 anni con il lancio di una bomba, esattamente 78 anni fa, fermò l’avanzata della colonna di carri tedeschi.Ricordare è fondamentale non solo per evitare di ripetere errori gravissimi ma soprattutto perché i più giovani comprendano che ciò che viviamo oggi, la democrazia, la libertà, la pace, non sono condizioni scontate e immutabili ma il frutto di una grande mobilitazione popolare, il portato del coraggio e del sacrificio di migliaia di uomini e donne che hanno avuto la forza di opporsi alla violenza e alla barbarie nazifascista”.
A seguire, presso la pietra d'inciampo in largo Maurogiovanni, alla presenza dell’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola, si è tenuta una breve cerimonia per omaggiare il contributo determinante di Michele Romito e dei ragazzi di Bari vecchia, nonché dei militari guidati dal generale Bellomo, all’esito di quella giornata memorabile,
Nel pomeriggio, alle ore 18, presso il Centro polifunzionale degli studenti in piazza Cesare Battisti - palazzo ex Poste, che fu epicentro della resistenza a Bari - l’assessora alle Culture Ines Pierucci interverrà alla manifestazione promossa dal Coordinamento Antifascista in collaborazione con l’Università e il Comune di Bari: nell’occasione saranno letti alcuni brani dell’inchiesta giornalistica di Antonio Rossano, con la ricostruzione delle vicende di quei giorni, pubblicata nel 1973 sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno.