BARI - Accogliendo la proposta della presidente del Municipio IV Grazia Albergo, nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato la delibera di intitolazione del nuovo parco di Loseto alla memoria di Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia.
Giuseppe Mizzi, padre premuroso e marito esemplare, dedito alla famiglia e al lavoro, fu brutalmente assassinato, all’età di 39 anni, davanti alla sua abitazione il 16 marzo 2011. Dalle indagini giudiziarie è emerso che fu ucciso per un tragico scambio di persona avvenuto durante un agguato mafioso. A dieci anni da quel tragico evento, l’amministrazione comunale, che annualmente ricorda Giuseppe Mizzi assieme alle altre vittime innocenti di mafia, intende così condividere la proposta del Municipio IV in modo che il parco possa diventare il simbolo della legalità e dell’impegno quotidiano nelle attività di contrasto alle mafie e ad ogni forma di criminalità .
“Sappiamo che nulla potrà mai restituire Giuseppe all’affetto della sua famiglia - dichiara il sindaco Antonio Decaro - ma crediamo fermamente nel valore dei simboli, come quello di intitolare uno spazio pubblico al ricordo di una persona onesta, un uomo che ha sempre condotto una vita esemplare accanto ai propri cari. Il suo omicidio ha provocato nella comunità una ferita profonda, che probabilmente non si rimarginerà , segnando per sempre la storia di un quartiere sconvolto anni prima dal delitto del giovanissimo Gaetano Marchitelli. È dovere delle istituzioni, oltre che onorare la memoria di un innocente che ha pagato con la propria vita la brutalità della mafia, continuare a investire sulla legalità , sulla promozione di una cultura non violenta e inclusiva e sull’educazione dei ragazzi, in modo che scelgano da che parte stare e non si lascino affascinare da facili scorciatoie.
Per questo abbiamo accolto e sostenuto la proposta del Municipio IV, avanzata da una comunità che non vuole arrendersi alle logiche della malavita e che lotta, tutti i giorni e con tante difficoltà , per riaffermare il proprio diritto a un futuro diverso, sicuro e libero dai condizionamenti della criminalità organizzata”.
“La comunità di Carbonara e dell’intero Municipio - commenta Grazia Albergo - ha voluto onorare il ricordo di Giuseppe Mizzi, una persona per bene che non aveva alcuna colpa se non quella di voler tornare a casa dalla sua famiglia. Con questa intitolazione vorremmo attribuire alla pratica sociale dell’antimafia e della lotta non repressiva alla criminalità la giusta evidenza pubblica, affinché da un lato si possa legare per sempre il suo nome al nostro territorio, dall’altro la memoria di Giuseppe Mizzi contribuisca ad insegnare, soprattutto ai nostri ragazzi, i fondamenti della convivenza civile ispirata ai valori della legalità . Per noi questa intitolazione rappresenta una tappa significativa della costruzione di un percorso quotidiano di contrasto all’illegalità e alle condotte mafiose”.
Giuseppe Mizzi, padre premuroso e marito esemplare, dedito alla famiglia e al lavoro, fu brutalmente assassinato, all’età di 39 anni, davanti alla sua abitazione il 16 marzo 2011. Dalle indagini giudiziarie è emerso che fu ucciso per un tragico scambio di persona avvenuto durante un agguato mafioso. A dieci anni da quel tragico evento, l’amministrazione comunale, che annualmente ricorda Giuseppe Mizzi assieme alle altre vittime innocenti di mafia, intende così condividere la proposta del Municipio IV in modo che il parco possa diventare il simbolo della legalità e dell’impegno quotidiano nelle attività di contrasto alle mafie e ad ogni forma di criminalità .
“Sappiamo che nulla potrà mai restituire Giuseppe all’affetto della sua famiglia - dichiara il sindaco Antonio Decaro - ma crediamo fermamente nel valore dei simboli, come quello di intitolare uno spazio pubblico al ricordo di una persona onesta, un uomo che ha sempre condotto una vita esemplare accanto ai propri cari. Il suo omicidio ha provocato nella comunità una ferita profonda, che probabilmente non si rimarginerà , segnando per sempre la storia di un quartiere sconvolto anni prima dal delitto del giovanissimo Gaetano Marchitelli. È dovere delle istituzioni, oltre che onorare la memoria di un innocente che ha pagato con la propria vita la brutalità della mafia, continuare a investire sulla legalità , sulla promozione di una cultura non violenta e inclusiva e sull’educazione dei ragazzi, in modo che scelgano da che parte stare e non si lascino affascinare da facili scorciatoie.
Per questo abbiamo accolto e sostenuto la proposta del Municipio IV, avanzata da una comunità che non vuole arrendersi alle logiche della malavita e che lotta, tutti i giorni e con tante difficoltà , per riaffermare il proprio diritto a un futuro diverso, sicuro e libero dai condizionamenti della criminalità organizzata”.
“La comunità di Carbonara e dell’intero Municipio - commenta Grazia Albergo - ha voluto onorare il ricordo di Giuseppe Mizzi, una persona per bene che non aveva alcuna colpa se non quella di voler tornare a casa dalla sua famiglia. Con questa intitolazione vorremmo attribuire alla pratica sociale dell’antimafia e della lotta non repressiva alla criminalità la giusta evidenza pubblica, affinché da un lato si possa legare per sempre il suo nome al nostro territorio, dall’altro la memoria di Giuseppe Mizzi contribuisca ad insegnare, soprattutto ai nostri ragazzi, i fondamenti della convivenza civile ispirata ai valori della legalità . Per noi questa intitolazione rappresenta una tappa significativa della costruzione di un percorso quotidiano di contrasto all’illegalità e alle condotte mafiose”.