LECCE - Boom di richieste per la consegna dei prodotti con i droni da quando l'emergenza coronavirus ha portato ai lockdown in giro per il mondo, anche nelle zone più remote. Possono trasportare sangue, tamponi, organi e farmaci e sono pronti ad entrare in servizio per questa situazione di emergenza. Il sistema di trasporto ha funzionato, fino a quando Ben Roberts, residente a Canberra, in Australia, approfittando delle consegne aeree durante il blocco, è riuscito a catturare il video di un corvo in picchiata che ha cercato di abbattere il drone utilizzato per la consegna di caffè, cibo e medicine. I corvi che sono animali molto territoriali, si sono arrabbiati per i droni che volavano nei loro cieli e sono piombati sui minuscoli "elicotteri che trasportano merci".
L'operatore del servizio di consegna del drone Wing, comodo servizio che ti consente di fare acquisti nelle città e supportare le attività commerciali locali in Australia, ha sospeso i voli nel sobborgo settentrionale di Harrison mentre gli esperti di uccelli valutano il comportamento dei corvi locali per garantire che il loro benessere sia salvaguardato. "Non vogliamo che si infortunano, sono una parte importante del nostro ambiente qui", ha detto."Sono certamente molto territoriali in questo momento." Dal loro punto di vista, sono uccelli molto intelligenti, come deve essere un drone per loro? Per noi sarebbe come un disco volante che atterra nel nostro cortile." Un portavoce di Wing ha detto al Daily Mail che i droni funzionano normalmente in altri sobborghi e non hanno ancora appreso di eventuali uccelli feriti dal quadrirotore. "Come è comune durante la stagione della nidificazione, alcune specie di uccelli dimostrano un comportamento territoriale e piombano sugli oggetti in movimento", ha detto il portavoce.
"Nel caso improbabile che un uccello entri in contatto diretto con il nostro drone, abbiamo più livelli di ridondanza integrati nelle nostre operazioni per assicurarci di poter continuare a volare in sicurezza". Questa novità arriva quando gli esperti di gazze temono che gli uccelli aumentino i loro attacchi sugli umani durante la prossima stagione riproduttiva primaverile perché gli australiani indossano maschere Covid-19. La società, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha effettuato 10.000 consegne a Canberra dall'inizio del blocco ad agosto. Ecco il video condiviso migliaia di volte sui social media: