MILANO - L’abbiamo chiamata LEVANTE perché è un nome che evoca luminosità e rinascita e perché a noi, gente di pianura, ricorda la riviera ligure, il mare più vicino, il sogno possibile di una vacanza.
Crida è nata a Bergamo e dopo un anno difficile da dimenticare vuole iniziare il suo viaggio in Italia da una regione che amiamo per tanti motivi: l’incanto dei luoghi, da Portofino alle Cinque terre, la musica di De André, Tenco, Lauzi, Gino Paoli per citare solo alcuni dei cantautori liguri che hanno creato poesia. E poi i profumi e i sapori della cucina, la focaccia di Recco, le trofie al pesto, senza dimenticare lo scintillio del festival di Sanremo che rappresenta la storia del costume e della moda italiana. Ognuno di questi mondi ci ha incantato e ispirato.
Così abbiamo voluto ripartire da lì, da Genova e dintorni, per raccontare nella collezione primavera estate 2022 l'eleganza italiana che ci piace: tutti i nostri abiti sono fatti con tessuti naturali, sete e cotoni che accarezzano il corpo, gonne ampie e morbide, per una femminilità raffinata e mai ostentata. Abiti da amare e conservare con cura nell’armadio come ben sanno i parsimoniosi abitanti di questa regione.
Ed esplorando questa terra fatta di mare, vento e di un entroterra dove si intrecciano boschi e storie di streghe, abbiamo voluto rendere omaggio anche ad un artigianato antico e speciale: l’abito Lorsica prende il nome dal paesino sui monti dietro Chiavari dove una donna, Stefania De Martini, crea ancora a mano il famoso damasco con i telai di famiglia fatti in casa nel dopoguerra. L’artigianato è un valore aggiunto dell’Italia che va raccontato preservato e tramandato. La moda per Crida deve guardare avanti verso un mondo sempre più ecologico e amico dell’ambiente, ma senza dimenticare mai il nostro passato.