TARANTO - “La mitilicoltura per Taranto non è solo un’importante attività economica, una filiera produttiva che coinvolge molte aziende e dà lavoro a migliaia di persone. La mitilicoltura a Taranto ha un forte valore simbolico e identitario che va difeso, valorizzato e promosso”.
Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd) intervenendo a sostegno degli allevatori di mitili che questa estate hanno perduto oltre metà della produzione a causa delle elevate temperature dell’acqua del Mar Piccolo.
“Secondo alcune associazioni – spiega Di Gregorio – la perdita si aggirerebbe intorno al 70-80%. Un danno pesantissimo per una categoria che vive una condizione difficile. Da mesi, infatti, gli stessi produttori denunciano l’immissione sul mercato di cozze provenienti dall’estero. Resta poi irrisolta la presenza di vaste sacche di abusivismo sia nella produzione che nella vendita, che danneggiano ed ostacolano gli operatori in regola”.
Di Gregorio, quindi, si unisce e sostiene la richiesta di implementare le risorse finanziare previste dalla legge regionale n.1 del 2016, che stanzia 200mila euro da spalmare su tutta la regione. “Vanno aiutati i mitilicoltori di Taranto in difficoltà – sostiene l’esponente del Pd - e inoltre, ritengo sia opportuna la convocazione di un tavolo di confronto specifico sulla mitilicoltura tarantina per affrontare le numerose tematiche della categoria”.
“Ad esempio – continua il consigliere regionale - i produttori chiedono la possibilità di spostare in acque idonee del Mar Grande, il seme dei mitili durante la stagione più calda per evitare una nuova morìa come quella di questa estate. Questi operatori non possono essere lasciati soli, soprattutto in un momento di grande interesse turistico per la Puglia. Le cozze di Taranto sono un’eccellenza, un prodotto che insieme a molti altri, arricchisce quel paniere enogastronomico che è un grande patrimonio e un grande richiamo per la nostra regione”.
“Secondo alcune associazioni – spiega Di Gregorio – la perdita si aggirerebbe intorno al 70-80%. Un danno pesantissimo per una categoria che vive una condizione difficile. Da mesi, infatti, gli stessi produttori denunciano l’immissione sul mercato di cozze provenienti dall’estero. Resta poi irrisolta la presenza di vaste sacche di abusivismo sia nella produzione che nella vendita, che danneggiano ed ostacolano gli operatori in regola”.
Di Gregorio, quindi, si unisce e sostiene la richiesta di implementare le risorse finanziare previste dalla legge regionale n.1 del 2016, che stanzia 200mila euro da spalmare su tutta la regione. “Vanno aiutati i mitilicoltori di Taranto in difficoltà – sostiene l’esponente del Pd - e inoltre, ritengo sia opportuna la convocazione di un tavolo di confronto specifico sulla mitilicoltura tarantina per affrontare le numerose tematiche della categoria”.
“Ad esempio – continua il consigliere regionale - i produttori chiedono la possibilità di spostare in acque idonee del Mar Grande, il seme dei mitili durante la stagione più calda per evitare una nuova morìa come quella di questa estate. Questi operatori non possono essere lasciati soli, soprattutto in un momento di grande interesse turistico per la Puglia. Le cozze di Taranto sono un’eccellenza, un prodotto che insieme a molti altri, arricchisce quel paniere enogastronomico che è un grande patrimonio e un grande richiamo per la nostra regione”.