BARI - “La burrata di Andria è un tesoro della gastronomia pugliese che va tutelato e valorizzato in Italia e all’estero. Un impegno che sto portando avanti assieme all’assessore Pentassuglia, al consorzio e alle aziende casearie, con cui stiamo tenendo incontri periodici. Per questo ringrazio Beppe Grillo che ha pubblicato sul suo Blog la lettera che gli ho inviato per parlargli di questa battaglia per il riconoscimento e la salvaguardia della denominazione ‘Burrata di Andria’”. Così la capogruppo del M5S Grazia di Bari.
“Sono felice che Beppe Grillo condivida questa battaglia per difendere i prodotti della tradizione. Il Consorzio di Tutela della Burrata di Andria - continua Di Bari - a partire dal novembre del 2016 è riuscito, con un lavoro di squadra con le istituzioni, ad ottenere il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) della burrata di Andria. E se il marchio e il nome del prodotto riconducono ad una specifica realtà cittadina, il legame della produzione, secondo il disciplinare, ricollega tutto alla realtà regionale pugliese. La burrata oggi però viene prodotta indistintamente in Puglia, in Abruzzo, in Lombardia, ma quella fatta fuori dalla nostra regione è un prodotto a basso costo, che esclude completamente la manodopera specializzata, dando vita qualcosa che della burrata riporta solo impropriamente il nome, ma nulla ha a che vedere con l’ originale. Bisogna innanzitutto promuovere il confronto e il dialogo interno ai produttori della Puglia: in Regione ci stiamo sforzando, coinvolgendo le parti, di mettere attorno ad un tavolo i produttori della burrata, che facciano parte del Consorzio o che abbiano scelto di fare un percorso diverso. Questo perché comprendiamo che il rischio di una svalutazione non solo economica ma anche culturale del prodotto finale, è di non poter competere con altri mercati. Se non apprezziamo e difendiamo la lavorazione a mano, la professionalità del nostro artigianato anche gastronomico, se non capiamo i decenni di lavoro e specializzazione dietro il prodotto finale, non ci sarà valore o strategia di marketing possibile per tutelare il legame fra la burrata e la Puglia. La sfida per la politica è riuscire a creare quel clima di fiducia e di sostegno a produzioni come queste, sia a livello regionale che locale. Una sfida che ci stiamo impegnando a vincere per promuovere le nostre eccellenze”.
“Sono felice che Beppe Grillo condivida questa battaglia per difendere i prodotti della tradizione. Il Consorzio di Tutela della Burrata di Andria - continua Di Bari - a partire dal novembre del 2016 è riuscito, con un lavoro di squadra con le istituzioni, ad ottenere il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) della burrata di Andria. E se il marchio e il nome del prodotto riconducono ad una specifica realtà cittadina, il legame della produzione, secondo il disciplinare, ricollega tutto alla realtà regionale pugliese. La burrata oggi però viene prodotta indistintamente in Puglia, in Abruzzo, in Lombardia, ma quella fatta fuori dalla nostra regione è un prodotto a basso costo, che esclude completamente la manodopera specializzata, dando vita qualcosa che della burrata riporta solo impropriamente il nome, ma nulla ha a che vedere con l’ originale. Bisogna innanzitutto promuovere il confronto e il dialogo interno ai produttori della Puglia: in Regione ci stiamo sforzando, coinvolgendo le parti, di mettere attorno ad un tavolo i produttori della burrata, che facciano parte del Consorzio o che abbiano scelto di fare un percorso diverso. Questo perché comprendiamo che il rischio di una svalutazione non solo economica ma anche culturale del prodotto finale, è di non poter competere con altri mercati. Se non apprezziamo e difendiamo la lavorazione a mano, la professionalità del nostro artigianato anche gastronomico, se non capiamo i decenni di lavoro e specializzazione dietro il prodotto finale, non ci sarà valore o strategia di marketing possibile per tutelare il legame fra la burrata e la Puglia. La sfida per la politica è riuscire a creare quel clima di fiducia e di sostegno a produzioni come queste, sia a livello regionale che locale. Una sfida che ci stiamo impegnando a vincere per promuovere le nostre eccellenze”.