Evade detenuto dal carcere di Bari. Lega: "Criticità sistemiche carceri, solidarietà ad agenti"


BARI - Un detenuto del carcere di Bari di origini leccesi di circa 29 anni, in carcere per rapina e in attesa di giudizio, è evaso ieri sera verso le 22.30 dal policlinico cittadino, dove era stato condotto dopo aver ingerito una lametta". A renderlo noto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa-Polizia Penitenziaria, che ha diffuso un comunicato.

"Mentre si sottoponeva ad alcuni prelievi ematici - prosegue De Fazio - avrebbe spintonato violentemente i due agenti di Polizia penitenziaria di scorta, avrebbe colpito con una violentissima testata una guardia giurata del policlinico e si sarebbe dato alla fuga cercando di dirigersi alla vicina fermata ferroviaria, dove però non sarebbe riuscito a entrare. Immediate sono scattate le ricerche della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell'ordine, sinora tuttavia senza esito".

“L’evasione di un detenuto dal policlinico di Bari è solo l’ultimo di una serie di campanelli d’allarme che avvertono come il sistema carcerario del Paese sia ormai da troppo tempo sotto pressione e occorrano interventi seri per un suo complessivo rinnovamento. Il sovraffollamento delle case di detenzione e la mancanza di agenti in organico sono criticità sistemiche che riguardano il carcere di Bari così come tante altre strutture del Paese, per le quali servirebbe un piano complessivo di soluzioni. L’unica certezza in questa situazione complicata è la professionalità di uomini e donne della Polizia Penitenziaria e delle Forze dell’Ordine, ai quali va la nostra solidarietà ed il ringraziamento per l’operato che svolgono a tutela della sicurezza di tutti i cittadini”. Lo dichiara in una nota Anna Rita Tateo, deputata pugliese della Lega componente della Commissione Giustizia.

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