Impianto compostaggio a Masseria Ghetta Lecce, Pagliaro: “Ipotesi da bocciare, la Regione si esprima”


LECCE - “Un impianto di compostaggio in località Masseria Ghetta a nord di Lecce, a ridosso dei centri abitati e vicino a siti di pregio (uno fra tutti la splendida Abbazia di Cerrate a Trepuzzi), è un’ipotesi da scartare senza se e senza ma. Condividiamo il coro di no che si leva contro questa localizzazione infelice, indicata dal Comune di Lecce all’Agenzia regionale per l’ambiente senza condivisione preventiva con il territorio". Così in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.    

"Per quanto sia necessario chiudere il ciclo dei rifiuti con il trattamento dei rifiuti organici in loco, senza più costi aggiuntivi per i conferimenti fuori provincia e fuori regione - prosegue Pagliaro -, non si può pensare di realizzare un impianto di compostaggio in un’area già tanto provata dal punto di vista ambientale, con un’enorme discarica abusiva ancora da bonificare.    

È questo che evidenzio nella mia interrogazione urgente indirizzata all’assessora all’ambiente, sollecitando la Regione ad esprimersi in merito al progetto presentato dalla società Anergia al Comune di Lecce a maggio 2020, per un impianto di media taglia da 40mila tonnellate a servizio di 27 comuni del nord Salento. A sua volta, il Comune ha inoltrato le carte all’Ager già un anno fa, ma la Regione tarda a dare il proprio parere di compatibilità rispetto ai criteri localizzativi contenuti nel Piano regionale dei rifiuti. 

Sul sito di Masseria Ghetta bisogna mettere un diniego formale e definitivo. Continuare a procrastinare una decisione inevitabile è un’inutile perdita di tempo. Si localizzino altri siti, idonei ad accogliere impianti di compostaggio più piccoli, a minore impatto ambientale, che salvaguardino il paesaggio rurale e le produzioni agricole e siano lontani dai centri abitati, a tutela della salute pubblica”, conclude.