"Per quanto sia necessario chiudere il ciclo dei rifiuti con il trattamento dei rifiuti organici in loco, senza più costi aggiuntivi per i conferimenti fuori provincia e fuori regione - prosegue Pagliaro -, non si può pensare di realizzare un impianto di compostaggio in un’area già tanto provata dal punto di vista ambientale, con un’enorme discarica abusiva ancora da bonificare.
È questo che evidenzio nella mia interrogazione urgente indirizzata all’assessora all’ambiente, sollecitando la Regione ad esprimersi in merito al progetto presentato dalla società Anergia al Comune di Lecce a maggio 2020, per un impianto di media taglia da 40mila tonnellate a servizio di 27 comuni del nord Salento. A sua volta, il Comune ha inoltrato le carte all’Ager già un anno fa, ma la Regione tarda a dare il proprio parere di compatibilità rispetto ai criteri localizzativi contenuti nel Piano regionale dei rifiuti.
Sul sito di Masseria Ghetta bisogna mettere un diniego formale e definitivo. Continuare a procrastinare una decisione inevitabile è un’inutile perdita di tempo. Si localizzino altri siti, idonei ad accogliere impianti di compostaggio più piccoli, a minore impatto ambientale, che salvaguardino il paesaggio rurale e le produzioni agricole e siano lontani dai centri abitati, a tutela della salute pubblica”, conclude.