ROMA - In un comunicato stampa, l'azienda, che ha annunciato a luglio di aver venduto la prima copia del suo cuore artificiale Aeson, annuncia di aver "potuto raggiungere le sue prime vendite in Europa grazie a 6 impianti effettuati fino ad oggi, di cui 4 in ospedali tedeschi e 2 a Napoli, in Italia. Il centro ospedaliero dell'Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli è stato il primo ad impiantare il cuore artificiale in ambito commerciale il 15 luglio 2021, ha ricordato.
Questo cuore si propone di offrire un'alternativa terapeutica ai pazienti affetti da insufficienza cardiaca biventricolare terminale. Il feedback molto positivo sugli impianti di Aeson, sia negli studi commerciali che clinici, rafforza la nostra convinzione che il nostro dispositivo rappresenti una vera alternativa al trapianto di cuore." ha affermato l’azienda.
Il cuore artificiale impiantato a Napoli, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato impiantato su un paziente di 56 anni che, a causa delle condizioni cliniche, non era candidabile al trapianto di cuore. Ideato e realizzato dalla medtech francese Carmat. Aeson, questo il nome del dispositivo, è totalmente meccanico, ha le valvole biologiche e funziona con piccoli motori elettrici che pompano il sangue nell’aorta o nell’arteria polmonare, inoltre, è progettato per autoregolare la gittata del flusso sanguigno grazie alla presenza di sensori e software.
La protesi è costituita da un gruppo motopompa formato da due micropompe che generano la sistole e la diastole, due camere ventricolari, separate in due parti da una membrana. Lo strato a contatto con il sangue di questa membrana è costituito da materiali biocompatibili. L’apparecchio pesa circa 4 kg, ha anche un equipaggiamento esterno che fornisce la mobilità e l’autonomia necessarie per condurre una vita abbastanza regolare.
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