Omicidio Verona: "Chiara Ugolini aveva uno straccio in bocca"

VERONA - Aveva in bocca uno straccio imbevuto di candeggina Chiara Ugolini, la 27enne uccisa dal vicino di casa nel suo appartamento Lo afferma l'agenzia Ansa citando fonti qualificate. La ragazza presentava un'unica fuoriuscita di sangue dalla bocca, compatibile con l'ipotesi di emorragia interna, ma nessun segno di contusione al corpo o alla testa. Ciò renderebbe meno solida l'ipotesi di una spinta che l'avrebbe fatta cadere a terra, come detto da Emanuele Impellizeri, il vicino di casa 38enne che la giovane aveva sorpreso sul balcone e che ora è in carcere accusato del delitto.

Dal punto di vista giudiziario l'aggravante scatta proprio per l'utilizzo dello straccio imbevuto della sostanza corrosiva, che ha trovato nel cucinino in cui si era introdotto furtivamente. È l'ipotesi dell'aggressione a sfondo sessuale quella su cui gli investigatori stanno lavorando. Intanto è stata disposta per mercoledì pomeriggio l'autopsia che permetterà di chiarire le cause della morte della 27enne.

La Ugolini sarebbe stata sorpresa mentre si stava vestendo, domenica pomeriggio. "Ho avuto un impulso e sono salito", ha dichiarato Impellizzeri ai militari, cercando di spiegare la sua condotta. Uscito dal carcere lo scorso 28 giugno, si trovava in regime di affidamento in prova ai servizi sociali. Domenica pomeriggio era nel cortile condominiale, quando ha visto Chiara passare davanti alla portafinestra del balcone in abbigliamento intimo. A quel punto è salito sulla tromba delle scale e, attraverso una finestrella, è riuscito ad arrampicarsi sul terrazzo, per poi entrare in casa. In quel frangente, secondo la ricostruzione dei carabinieri, c'è stata la colluttazione. Chiara verrà trovata cadavere intorno alle 19 dal fidanzato Daniel Bongiovanni, tornato a casa preoccupato per le chiamate senza risposta al cellulare.