PIERO CHIMENTI - Gli studenti delle superiori sono scesi in piazza, con mascherina e striscioni, ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, per protestare davanti al Comune contro lo scaglionamento degli ingressi (75% entra alle 8 e il 25% alle 9.40) previsto dalla Prefettura di Bari. Una delegazione è stata accolto dal sindaco Davide Carlucci, che su Facebook ha ammesso: "Ogni tanto bisogna avere l'onestà di dire 'abbiamo fallito'. Abbiamo fallito come istituzioni se, dopo due anni, non siamo ancora riusciti a trovare una soluzione al problema dei trasporti pubblici in era Covid e gli studenti sono costretti a manifestare. Nonostante i soldi stanziati, non siamo riusciti a organizzare gli autobus in più necessari per il trasporto sicuro degli studenti. Questo perché, probabilmente, non siamo riusciti a imporci sui gestori delle società di trasporto".
Il sindaco prosegue nel dire che "questa vicenda mette in evidenza anche l'enorme diseguaglianza nel servizio pubblico tra città ed entroterra, perché gli ingressi scaglionati possono forse funzionare a Bari, dove esistono autobus di linea, ma non nel resto della città metropolitana, dove i collegamenti sono più sporadici e difficoltosi".
Il post si conclude con: "Abbiamo scritto alla prefetta di Bari per rappresentare il disagio dei ragazzi che frequentano ad Acquaviva, una delle città più penalizzate".