Santi, taumaturghi, re e intrugli. Curiosità sui Santi medici


VITTORIO POLITO -
Qualche tempo fa partecipando ad una conferenza ho letto la seguente frase: «Coltivare le arti raffinate è giustamente considerata un’attività della massima importanza in ogni stato ben regolato; infatti, è universalmente riconosciuto che, a seconda se esse siano incoraggiate o disapprovate, i costumi del popolo diventano più civili”, perciò bisogna plaudire ad iniziative che danno la possibilità a molti di apprendere interessanti informazioni culturali».

Una conferenza sulla “terapia intellettuale” che il dott. Nico Veneziani, cardiologo, con la passione dell’arte e delle tradizioni popolari, ha “somministrato” qualche anno fa, all’uditorio, intrattenendolo con una interessante conversazione su Santi, Taumaturghi, Re e placebo. Nella letteratura medica anglosassone, alla fine del XVII secolo fu introdotto il termine “placebo” (io piacerò). Era la prima parola di un salmo cantato nell’ufficio dei defunti: “Placebo Domino in regione vivorum” (Piacerò al Signore nella regione dei vivi). Successivamente il termine è stato impiegato a definire sostanze farmacologicamente inerti, somministrate per compiacere il paziente.

Egli parlò delle credenze popolari esistenti in varie regioni del mondo e che pian piano sono emigrate in occidente. Infatti, sappiamo che San Paolo, che durante un viaggio a Malta, (come si narra negli Atti degli Apostoli), fu attaccato da una vipera mentre attizzava il fuoco, senza avere alcun danno.

Successivamente si è saputo che a Malta i serpenti non sono velenosi. Quindi fenomeni di suggestione? Veneziani ha parlato, oltre che del potere taumaturgico dei Santi, anche di quello dei colori, dei metalli, della musica e della danza. Inoltre ha ricordato come la civiltà abbassa il livello di sopportazione del dolore.

Anche «Nell’Ayurveda, la scienza che considera la vita in modo olistico, cioè crede in una stretta relazione tra corpo, mente, anima e ambiente, si narra che strumenti musicali, specie i tamburi, spalmati di intrugli di cenere e polveri, se suonati esplicavano effetto contro calcolosi, coliche e avvelenamenti» (?).

Nella religione cristiana, ad esempio, molti sono i Santi cui riconosciamo il potere taumaturgico, da San Vito a San Biagio, ai Santi Medici, l’iconografia di questi ultimi ce ne mostra solo due: Cosma e Damiano, mentre in realtà furono cinque con Antimo, Euprepio e Leonzio. Si narra, infatti, che questi ultimi furono oscurati dalla fama dei primi due. Anche San Nicola, taumaturgo per eccellenza, diventa riferimento importante per la vicenda dei tre bambini.

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