BARI - Sono stati pubblicati dall’ufficio statistica sfratti del Ministero degli Interni i dati relativi alle esecuzioni autorizzate dai Tribunali della Puglia che risultano 2.538 nonostante fosse in vigore il blocco deciso dal Governo fino al 30 giugno 2021. Dall’analisi dei dati provinciali risulta che il territorio più colpito è quello barese con 1.187 esecuzioni, seguito dalla Bat con 524, da Foggia e Taranto rispettivamente 312 e 244, da Lecce 156 e Brindisi 115.
“Si tratta di numeri impressionanti perché nemmeno il blocco imposto dal Governo ha inciso nelle esecuzioni coinvolgendo 2.538 nuclei familiari – osserva Paolo Cicerone, Segretario generale del Sicet Cisl Puglia –. Mi chiedo come sarebbe stato l’impatto in Puglia sul fronte degli sfratti senza il blocco che, comunque, ha evitato l’80% del totale degli sfratti. Allora – continua il sindacalista – occorre far diventare la politica abitativa pubblica una necessità strutturale del Governo centrale e regionale sbloccando con incentivi mirati il patrimonio immobiliare privato, ricorrendo a misure fiscali di vantaggio sia per i proprietari che per gli inquilini e operando per un Piano Casa a canoni sostenibili per le famiglie a basso reddito”.