BARI - E’ complessivamente molto positivo il bilancio degli arrivi turistici nella stagione estiva 2021 in Puglia: a luglio i numeri hanno superato quelli dell’estate 2019, l’ultima prima della pandemia. E ad agosto le cose sembrerebbero essere andate ugualmente bene mentre si spera di proseguire così nei prossimi mesi di settembre e di ottobre.
"La Puglia si è confermata tra le mete più ambite del turismo. A trainare la ripresa è stato soprattutto il turismo nazionale, sul quale avevamo investito anche con la nostra campagna di comunicazione; sebbene si sia registrato anche il ritorno dei turisti internazionali. A luglio poi i flussi turistici hanno superato quelli dello stesso mese del 2019, l’ anno record di arrivi. Dopo un Ferragosto da tutto esaurito, che ha visto le nostre spiagge tra le preferite dai turisti italiani, alberghi pieni e un boom delle seconde case, anche le settimane successive ribadiscono il trend: la Puglia è stato il luogo da non perdere dell'estate 2021, come hanno scritto anche testate straniere come thetimes.co.uk o Figaronautisme.fr.” Lo afferma Aldo Patruno, il Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia , attendendo i dati di giugno e luglio, che mostrano un trend positivo, e quelli ancora non definitivi di agosto che sicuramente dovrebbero superare i flussi del 2020. Sulla base di questi dati positivi si aprirà il confronto con le forze sociali in vista dell’autunno e del 2022.
Nei primi sette mesi del 2021, secondo l’Osservatorio Regionale sul Turismo, il turismo pugliese ha registrato un incremento del +45% degli arrivi (1.327.000) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A giugno gli arrivi sono più che raddoppiati rispetto al 2020 (+125%) e luglio segna invece il +40%. A luglio poi i flussi turistici hanno superato quelli dello stesso mese del 2019, anno pre-pandemia, con un incremento del +1,5% sul totale e del +11,5% sugli arrivi nazionali. A trainare la ripresa è stato soprattutto il turismo nazionale: i flussi nazionali nel 2021 aumentano del +40% rispetto al 2020, per via soprattutto del turismo interno, dei pugliesi in Puglia, cui seguono Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Veneto.
Si è registrato anche il ritorno dei turisti internazionali (+82% rispetto al 2020). Tra i mercati stranieri che stanno contribuendo alla ripresa troviamo nell’ordine Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e Polonia. Il tasso d’internazionalizzazione, che nel 2019 rappresentava il 28% del totale degli arrivi, raggiunge il 13% nei primi 7 mesi del 2021, con un recupero di 2 punti rispetto al 2020.
Il comparto quindi ha già recuperato 18 punti percentuali in un anno, passando da una perdita del -60% registrata tra il 2019 e il 2020, al -42% tra il 2019 e il 2021, un calo che potrebbe essere recuperato a partire dal 2022 con la ripresa del turismo business, scolastico e di bassa stagione. A dimostrare il bilancio positivo sono anche i numeri dei voli e dei passeggeri presenti negli aeroporti di Bari e Brindisi: il traffico passeggeri di luglio e agosto ha raggiunto 1 milione 337mila 245 unità, di cui 490mila 293 sono i passeggeri internazionali.
Rispetto al 2020 Lecce è il territorio che ha registrato l’incremento maggiore da gennaio a luglio 2021 (+109mila arrivi), cui segue Foggia (+104mila arrivi) e Bari con +36mila arrivi. Il Salento e il Gargano sono le aree che hanno incrementato la propria quota d’incoming tra il 2019 e il 2021 mentre si è ridotto il peso di Bari e la costa. Nel 2021, il 61% dei turisti ha soggiornato in strutture ricettive del comparto alberghiero (+41% rispetto al 2020), dato favorevolmente condizionato anche dal buon andamento del luxury (+54%). L’extralberghiero cresce del +50% per via delle buone performance degli agriturismi e dei villaggi turistici.
"La Puglia si è confermata tra le mete più ambite del turismo. A trainare la ripresa è stato soprattutto il turismo nazionale, sul quale avevamo investito anche con la nostra campagna di comunicazione; sebbene si sia registrato anche il ritorno dei turisti internazionali. A luglio poi i flussi turistici hanno superato quelli dello stesso mese del 2019, l’ anno record di arrivi. Dopo un Ferragosto da tutto esaurito, che ha visto le nostre spiagge tra le preferite dai turisti italiani, alberghi pieni e un boom delle seconde case, anche le settimane successive ribadiscono il trend: la Puglia è stato il luogo da non perdere dell'estate 2021, come hanno scritto anche testate straniere come thetimes.co.uk o Figaronautisme.fr.” Lo afferma Aldo Patruno, il Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia , attendendo i dati di giugno e luglio, che mostrano un trend positivo, e quelli ancora non definitivi di agosto che sicuramente dovrebbero superare i flussi del 2020. Sulla base di questi dati positivi si aprirà il confronto con le forze sociali in vista dell’autunno e del 2022.
Nei primi sette mesi del 2021, secondo l’Osservatorio Regionale sul Turismo, il turismo pugliese ha registrato un incremento del +45% degli arrivi (1.327.000) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A giugno gli arrivi sono più che raddoppiati rispetto al 2020 (+125%) e luglio segna invece il +40%. A luglio poi i flussi turistici hanno superato quelli dello stesso mese del 2019, anno pre-pandemia, con un incremento del +1,5% sul totale e del +11,5% sugli arrivi nazionali. A trainare la ripresa è stato soprattutto il turismo nazionale: i flussi nazionali nel 2021 aumentano del +40% rispetto al 2020, per via soprattutto del turismo interno, dei pugliesi in Puglia, cui seguono Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Veneto.
Si è registrato anche il ritorno dei turisti internazionali (+82% rispetto al 2020). Tra i mercati stranieri che stanno contribuendo alla ripresa troviamo nell’ordine Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e Polonia. Il tasso d’internazionalizzazione, che nel 2019 rappresentava il 28% del totale degli arrivi, raggiunge il 13% nei primi 7 mesi del 2021, con un recupero di 2 punti rispetto al 2020.
Il comparto quindi ha già recuperato 18 punti percentuali in un anno, passando da una perdita del -60% registrata tra il 2019 e il 2020, al -42% tra il 2019 e il 2021, un calo che potrebbe essere recuperato a partire dal 2022 con la ripresa del turismo business, scolastico e di bassa stagione. A dimostrare il bilancio positivo sono anche i numeri dei voli e dei passeggeri presenti negli aeroporti di Bari e Brindisi: il traffico passeggeri di luglio e agosto ha raggiunto 1 milione 337mila 245 unità, di cui 490mila 293 sono i passeggeri internazionali.
Rispetto al 2020 Lecce è il territorio che ha registrato l’incremento maggiore da gennaio a luglio 2021 (+109mila arrivi), cui segue Foggia (+104mila arrivi) e Bari con +36mila arrivi. Il Salento e il Gargano sono le aree che hanno incrementato la propria quota d’incoming tra il 2019 e il 2021 mentre si è ridotto il peso di Bari e la costa. Nel 2021, il 61% dei turisti ha soggiornato in strutture ricettive del comparto alberghiero (+41% rispetto al 2020), dato favorevolmente condizionato anche dal buon andamento del luxury (+54%). L’extralberghiero cresce del +50% per via delle buone performance degli agriturismi e dei villaggi turistici.
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