BARI - L’assessora Francesca Bottalico rende noto che si è svolto martedì scorso, in modalità online, l’incontro del primo gruppo della rete Generare culture nonviolente finalizzato all’attivazione di una delle azioni previste dal piano di contrasto alle violenze e alle discriminazioni promosso dall'assessorato al Welfare con il coinvolgimento della cittadinanza, della rete del privato sociale e del volontariato, delle agenzie scolastiche e formative, di enti e istituzioni territoriali.
La riunione, alla quale hanno partecipato circa 30 realtà locali, è stata l’occasione per ripercorrere le finalità del primo protocollo (firmato nel 2018) e per condividere l’obiettivo di disegnare nuove collaborazioni e avviare un confronto permanente sui temi dell'educazione alle differenze, contrasto alle violenze di genere e alle discriminazioni, promozione di culture non violente.
Nel mese di novembre, con il coinvolgimento delle attività commerciali interessate ad aderire, sarà rilanciata la campagna di comunicazione finalizzata a diffondere presso librerie, negozi, pizzerie, ristoranti e farmacie cittadine il numero nazionale antiviolenza 1522 e i contatti del centro antiviolenza comunale e dei centri attivi sul territorio comunale.
Il percorso e la raccolta delle proposte e delle disponibilità ad aderire al programma e alle future azioni da parte delle realtà istituzionali, del privato sociale e del volontariato saranno realizzati dal Centro antiviolenza comunale, gestito dalla cooperativa Comunità San Francesco: le attività previste, da comunicare all’indirizzo info@centroantiviolenzabari.it entro il prossimo 3 novembre, dovranno in ogni caso essere programmate e svolte dal 25 (Giornata nazionale contro la violenza sulle donne) al 28 novembre.
La rete tornerà ad incontrarsi, questa volta in presenza, il prossimo 4 novembre negli spazi del Museo civico in strada Sagges: in quella occasione si lavorerà alla redazione di un nuovo protocollo di intesa e alla pianificazione del programma annuale della rete, che prevede il lancio di campagne di sensibilizzazione, l’attivazione sportelli di ascolto, la realizzazione di laboratori di educazione alle differenze e alla non violenza nelle scuole e nei centri educativi.
“Il nostro impegno sociale, culturale ed educativo per il contrasto alle violenze di genere non si è fermato, anzi, è diventato più intenso e diffuso in questo periodo di emergenza sanitaria e sociale - commenta Francesca Bottalico -. Purtroppo gli episodi di violenza e femminicidio continuano a ripetersi con frequenza inquietante in tutto il Paese, da nord a sud, spesso nel silenzio delle comunità . Noi, però, non vogliamo arrenderci né rimanere in silenzio e per questo amplieremo le nostre azioni, a tutti i livelli, con i bambini, gli adolescenti, le famiglie, gli uomini, nelle scuole, nelle aziende, nelle agenzie educative, nelle strade e nei luoghi di vita. Il nostro lavoro prosegue con tutte le realtà territoriali, pubbliche e private, per sensibilizzare e raggiungere non solo le donne, le ragazze e le bambine della nostra città ma anche gli uomini di tutte le età affinché insieme si lavori sulle relazioni, sulla gestione del conflitto, sull'accettazione del rifiuti e del fallimento e sul rispetto tra i generi in un percorso educativo e culturale che deve vederci tutti coinvolti”.