(via governo.it) |
ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento: polemiche per il rifinanziamento del reddito di cittadinanza. Nuove misure per la sicurezza sul lavoro. Il premier Mario Draghi: "Non si risparmia sulla vita dei lavoratori".
Cartelle esattoriali - Il dl stabilisce che ci sono 5 mesi di tempo per l'adesione spontanea alle cartelle fiscali notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021. È previsto il differimento del versamento delle rate delle definizioni agevolate dei carichi affidati alla riscossione (cosiddetti “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”) originariamente in scadenza a decorrere dal 2020. In particolare, potranno essere versate entro il 30 novembre 2021 le rate in scadenza nel 2020 e in scadenza dal 28 febbraio al 31 luglio 2021.
Prolungato inoltre a 150 giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021'', si legge nella nota di Palazzo Chigi, che chiarisce: ''Fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito''.
Quarantena Covid - Il dl prevede il rifinanziamento per le misure adottate al fine dell’equiparazione della quarantena per Covid 19 alla malattia. Fino al 31 dicembre 2021 il periodo che i lavoratori trascorrono in quarantena, a causa del Covid, con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva , ''è equiparato a malattia ai fini del trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e non è computabile ai fini del periodo di comporto''. Il costo della norma si avvicina a 1,2 miliardi di euro.
I datori di lavoro del settore privato con obbligo previdenziale presso le gestioni dell’Inps, per il periodo dal 31 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2021, ''hanno diritto a un rimborso forfettario per gli oneri sostenuti relativi ai propri lavoratori dipendenti non aventi diritto all’assicurazione economica di malattia presso l’Inps. Per ciascun anno solare, il rimborso è riconosciuto al datore di lavoro una tantum per ogni singolo lavoratore, ed è previsto solo nei casi in cui la prestazione lavorativa, durante l’evento, non possa essere svolta in modalità agile".
Cassa integrazione Covid - Il decreto ha rifinanziato la Cassa Integrazione prevista per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi connessi all’emergenza COVID-19. Nelle bozze la proroga è di 13 o 9 settimane da utilizzare nel periodo tra il primo ottobre e il 31 dicembre, per una spesa complessiva di oltre 800 milioni.
Congedi parentali - I lavoratori dipendenti o autonomi genitori di minori di 14 anni possono astenersi dal lavoro nel caso in cui sia sospesa l’attività didattica o educativa del figlio per tutta o in parte la durata dell’infezione o per la quarantena disposta dalle autorità competenti. Nelle bozze visionate la norma prevede il riconoscimento un'indennità pari al 50% della retribuzione.
Sicurezza sul lavoro - Il dl, secondo la presidenza del Consiglio, ''interviene con una serie di misure sul mondo del lavoro, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate consentiranno infatti di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero''. L’obiettivo "è quello di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione''.
Cambiano le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni: 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro. Non è più richiesta alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche.
Inasprite inoltre le sanzioni.
Ecobonus auto elettriche - Il governo ha deciso di rifinanziare il fondo per il rinnovo del parco auto, ma per l’Ecobonus i fondi a disposizione sono inferiori rispetto alle prime bozze, dove era indicata la cifra di 300 milioni. Per il 2021 il rifinanziamento è di 100 milioni.