I giovani pugliesi cercano ancora un contatto diretto con la terra. È questo quanto emerge da alcune statistiche legate agli ultimi anni e che vede un interesse ancora fortissimo per le attività agricole, soprattutto da parte dei giovani. Al contempo, come vedremo di seguito, c’è una larga fetta di giovani imprenditori che sta cominciando ad approcciarsi alle nuove tecnologie.
I dati
Oltre
un’impresa agricola su tre, in Italia, è giovane. È questo un dato molto
significativo reso noto da Coldiretti Puglia, soprattutto considerando che in Puglia si contano oltre il 35% delle
imprese agricole Under 35, con una superficie di oltre il 54% rispetto alla
media e il 50% di occupati per azienda in più rispetto alla media. Ovviamente,
anche il fatturato è superiore: parliamo del 75% in più rispetto alla media,
nonostante i problemi degli ultimi tempi.
L’attenzione
ad una produzione ecosostenibile ha spinto sempre di più gli imprenditori
agricoli a farsi avanti. D’altronde, l’ecogreen
ha rivoluzionato totalmente il lavoro della terra: ben sette imprese su dieci
sono Under 35 e sono votate alla trasformazione aziendale dei prodotti
agricoli, non soltanto legati alla vendita diretta, ma anche ad altre attività
correlate. Un esempio pratico è rappresentato dall’inserimento di diversamente
abili e persone deboli (agricoltura social).
Importante
anche la presenza femminile tra i giovani imprenditori agricoli: parliamo del
32%. Tutti questi dati fanno emergere come l’attitudine all’agricoltura sia
ancora molto presente tra i giovani pugliesi, i quali sono estremamente
concentrati sulla diversificazione aziendale e sulla vendita diretta.
Finanziamenti pubblici
Merita,
però, anche un’analisi di quelli che sono i finanziamenti pubblici a
disposizione. D’altronde, oltre il 73% degli imprenditori agricoli pugliesi
ricorre a questo tipo di finanziamenti per la propria attività. Stando alle
statistiche, sarebbero circa 1600 gli ettari di terreno di ISMEA in vendita in
Puglia: anche questo ha fatto in modo tale da registrare un aumento di circa il
14% delle imprese agricole Under 35 in Puglia rispetto a cinque anni prima.
I dati più
recenti parlano di oltre 5 mila giovani Under 40 che hanno presentato domanda
di insediamento in agricoltura, anche se a quanto racconta la Coldiretti regionale,
pare che l’80% delle domande siano state respinte per colpa di errori di
programmazione ed errori burocratici vari. Il piano di sviluppo rurale in
Puglia, quindi, potrebbe essere enormemente rallentato se non si velocizza la
burocrazia. D’altronde si parla di finanziamenti pubblici, fondi europei, dal
valore di quasi 275 milioni di euro.
Sarebbero
finanziabili, attualmente, soltanto 1100
domande di giovani pugliesi, su oltre 5 mila richieste. È fondamentale che
si attui un’accelerata affinché la volontà dei giovani di tornare a lavorare la
terra sia ancora valorizzata. Altrimenti, è lecito aspettarsi una fuga dalle
campagne, cosa che sarebbe assurda dopo le percentuali così positive degli
ultimi anni. D’altronde, l’agricoltura stessa rappresenta per la Puglia, e non
solo, una opportunità di ripresa economica e di sostenibilità ambientale non di
poco conto.
Opportunità dal digitale
Ma non è
soltanto il ritorno alla campagna che rappresenta una opportunità non di poco
conto. Anche il digitale, infatti,
consente di sfruttare tantissime opportunità che fino a qualche tempo fa
potevano sembrare effettivamente impossibili. Oggi la tecnologia ha permesso
l’apertura di una serie di porte che garantiscono quanto meno delle possibilità
di investimento.
E non parliamo
soltanto delle grandi e piccole imprese, ma anche dei privati. L’evoluzione
tecnologica ha portato con sé nuovi mondi da conoscere e una serie di
opportunità senza precedenti. Basti pensare alle vendite di prodotti che
avvengono tramite e-commerce. Per
gran parte dell’economia, ormai ha assunto importanza sostanziale la vendita
attraverso i siti internet, i quali consentono di acquistare prodotti (e
servizi), a distanza, in pochi semplici passaggi e spesso e volentieri
risparmiando.
Al
contempo, gli investimenti nella rete riguardano anche la compravendita di beni e di criptovalute. D’altronde, si tratta
proprio dell’attività che più è focalizzata verso un’ottica futura. Oggi sono
tantissimi i giovani che decidono di intraprendere questa strada e investono
attraverso piattaforme apposite: la ricerca dei migliori exchange di criptovalute è diventata un’attività basilare di tanti imprenditori,
giovani e non.
L’attenzione
al mondo digitale e alle possibilità economiche che questo garantisce vede
probabilmente protagonisti in larga parte i giovani. Ed in Puglia le
possibilità sono ancora tante, come vedremo di seguito.
Nuove risorse con Microsoft
Se da un
lato è vero che la pandemia abbia minato enormemente alcune possibilità di
investimento, basti pensare al fatto che persino Warren Buffet abbia dovuto affrontare una perdita
di 50 miliardi di dollari, dall’altro è
vero che qualcosa si sta muovendo.
È notizia
recente, infatti, della nascita in Puglia di un centro esperienziale realizzato
grazie alla volontà di Microsoft ed
Hevolus Innovation. Il centro è previsto a Molfetta, e sarà progettato per
permettere alle aziende e ai giovani imprenditori, nonché professionisti, di
vivere degli scenari di innovazione, riuscendo ad avere una esperienza diretta
di quello che è il potenziale e il valore del digitale per la crescita
economica del Sud Italia e non solo. Difatti, si tratta di un polo che ha come
obiettivo quello di rendere noti i vantaggi di una trasformazione digitale
delle industrie.
Si tratta
di uno spazio unico che prevederà la formazione gratuita per le PMI e per le
pubbliche amministrazioni. Tra le varie possibilità quella di fruire della
realtà aumentata e virtuale. Un investimento di oltre 1,5 miliardi di euro che
rappresenta il più elevato di Microsoft in Italia. Questo potrebbe essere
decisivo per avvicinare le persone, i giovani e gli imprenditori in generale
alla tecnologia imprenditoriale.
Oltretutto,
in ottica economica, per quanto riguarda il Sud Italia si parla di una grande
opportunità di colmare un gap evidente col Nord Italia: si potrebbe creare un
ecosistema valido ad unire le imprese piccole e medie, provenienti anche da
altre parti della Nazione. In maniera concreta, quindi, nell’hub è possibile
formarsi in maniera gratuita con streaming e attraverso l’aiuto di professionisti
sul territorio. Intelligenza artificiale ed e-commerce la faranno da padroni.
Oltre a questo, come già anticipato, verrà messa a disposizione la realtà aumentata. La cosa positiva, inoltre, è il fatto che tutto ciò non sarà accessibile soltanto alle grandi aziende, ma anche alle PMI: qualsiasi tipo di azienda potrà sfruttare le tecnologie messe a disposizione e ottenere una esperienza diretta di quanto sia determinante la digitalizzazione.