ROMA - La notte tra sabato 30 ottobre e domenica
31 ottobre si dovranno spostare le
lancette indietro di un'ora. Il cambio farÃ
guadagnare tempo ma l'adattamento non
è sempre facile.
Grazie all’ora solare l’ultima domenica di ottobre ci regalerà quindi un’ora in più di sonno, oltre che un po’ più di luce la mattina, a discapito della sera, quando farà buio piuttosto presto. E il nuovo orario durerà fino al 22 marzo 2022.
Un cambiamento che incide anche sui consumi. Secondo l’analisi della società che gestisce la rete di trasmissione nazionale Terna, infatti, grazie all’ora legale negli ultimi mesi in Italia il risparmio energetico, in totale di 450 milioni di kWh, è stato pari a 105 milioni di euro e dal 2004 ad oggi di 1,8 miliardi. E il minor consumo di energia elettrica, dovuto allo spostamento in avanti delle lancette che ha ritardato l’utilizzo di luce artificiale, ha avuto delle conseguenze positive anche sull’ambiente: evitando 215 mila tonnellate di emissioni di C02 nell’atmosfera.
Tuttavia nell'Ue, nonostante i vantaggi del cambio dell’ora, il dibattito rimane ancora aperto. Nel 2019, infatti, la maggioranza del Parlamento europeo aveva votato a favore della sua abolizione a partire dal 2021, lasciando la libertà ad ogni Stato di decidere se optare per l’ora legale o quella solare.
Grazie all’ora solare l’ultima domenica di ottobre ci regalerà quindi un’ora in più di sonno, oltre che un po’ più di luce la mattina, a discapito della sera, quando farà buio piuttosto presto. E il nuovo orario durerà fino al 22 marzo 2022.
Un cambiamento che incide anche sui consumi. Secondo l’analisi della società che gestisce la rete di trasmissione nazionale Terna, infatti, grazie all’ora legale negli ultimi mesi in Italia il risparmio energetico, in totale di 450 milioni di kWh, è stato pari a 105 milioni di euro e dal 2004 ad oggi di 1,8 miliardi. E il minor consumo di energia elettrica, dovuto allo spostamento in avanti delle lancette che ha ritardato l’utilizzo di luce artificiale, ha avuto delle conseguenze positive anche sull’ambiente: evitando 215 mila tonnellate di emissioni di C02 nell’atmosfera.
Tuttavia nell'Ue, nonostante i vantaggi del cambio dell’ora, il dibattito rimane ancora aperto. Nel 2019, infatti, la maggioranza del Parlamento europeo aveva votato a favore della sua abolizione a partire dal 2021, lasciando la libertà ad ogni Stato di decidere se optare per l’ora legale o quella solare.